L'ultimo samurai, Ken Watanabe difende il film: non perpetua alcuno stereotipo sul "salvatore bianco"
Riflettendo sulla sua carriera, Ken Watanabe ricorda L'ultimo samurai spiegando che non perpetua alcuno stereotipo sul "salvatore bianco"
In merito a questa tematica, Ken Watanabe dice:
Per me non è assolutamente così. Ho pensato che, anzi, abbiamo avuto la possibilità di rappresentare il Giappone in una maniera che non era mai stata fatta prima [dal cinema americano, ndr.]. Pensavamo di fare qualcosa di speciale. Prima de L'ultimo samurai, c'era questo stereotipo dell'asiatico con gli occhiali, i dentoni e la macchina fotografica. Era una cosa stupida, ma dopo L'ultimo samurai Hollywood ha cercato di essere più realistica quando si tratta di raccontare storie asiatiche.
L'ultimo samurai, la sinossi ufficiale
I Samurai vivono secondo un codice d’onore. E talvolta devono anche morire per lo stesso. Ma non sono soli nella lotta contro coloro che vorrebbero cambiarli per sempre. Tom Cruise indossa l’uniforme del capitano Nathan Algren, eroe della Guerra Civile, che arriva in Giappone per combattere i Samurai e finisce per impegnarsi a favore della loro causa. Ken Watanabe (candidato all’Oscar) interpreta Katsumoto, un capo Samurai costretto a fare i conti con uno stile di vita ormai al tramonto, il cui destino s’intreccia a quello del capitano americano. A dirigere questo emozionante e travolgente racconto epico sulla nascita del Giappone moderno è Edward Zwick (vincitore del premio come Miglior Regista del National Board of Review).
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