Lucifer, Tom Ellis: "Ho sostenuto la campagna per salvare la serie avendo tutti contro, anche il mio buon senso"

Tom Ellis, protagonista di Lucifer, ha ricordato in che modo ha sostenuto la campagna per salvare la serie

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Tom Ellis ha svelato alcuni retroscena riguardante gli eventi che hanno circondato la cancellazione di Lucifer da parte di Fox prima della campagna che ha portato al rinnovo da parte di Netflix che ha salvato la serie molto amata dal pubblico.

La star dello show ha raccontato che nel 2018 era a una convention a Roma quando ha scoperto che il network aveva deciso di cancellare lo show, tuttavia quattordici ore dopo la notizia è diventata pubblica e la reazione dei fan è stata talmente negativa da spingere Peter Roth, a capo di Warner Bros TV, ad assicurare che si stava cercando una nuova casa per il progetto. Ellis si è quindi impegnato immediatamente per sostenere l'ipotesi di un salvataggio su una nuova emittente o piattaforma di streaming.

L'attore ha raccontato a The Guardian:

Si è trattato di un periodo strano perché stavo andando contro il mio stesso buon senso. Persino andando contro i consigli di alcuni membri del mio team. Tutti stavano dicendo 'Penso sia davvero, davvero improbabile che accada'. E io continuavo a dire 'Quindi state dicendo che c'è una chance?'.

Netflix ha quindi salvato lo show che si concluderà dopo sei stagioni, una in più rispetto a quanto in precedenza annunciato.
La prima parte della quinta è disponibile da pochi giorni su Netflix, mentre bisognerà attendere per la messa in onda delle puntate che sono state anticipate dallo showrunner Joe Henderson dichiarando:

Si può dire che la stagione 5B è la più emozionante realizzata fino a questo momento. La prima parte penso sia iniziata in modo maggiormente dark. 5B sarà più luminosa e ancora più oscura, ma è sempre più buio prima dell'alba.

Che ne pensate delle dichiarazioni di Tom Ellis sulla campagna che ha portato al salvataggio di Lucifer? Lasciate un commento!

Potete rimanere aggiornati sulla serie grazie ai contenuti pubblicati nella nostra scheda.

Fonte: The Guardian, DigitalSpy

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