#LuccaBAD 2016, Topolino - Duckenstein: l'incontro con Fabio Celoni
Il quarto giorno di Lucca Comics & Games 2016 ha visto, tra gli eventi in programma, l’incontro con Fabio Celoni su Duckenstein
Questa volta, ancor più che nel caso dei due capitoli precedenti, è stato difficile trasporre il romanzo originale, perché si parla di morti e di riesumazione di cadaveri. E non solo: parla della forza dell’uomo che tenta di imitare Dio, moderno prometeo che ha la presunzione di creare la vita. Come poteva essere affrontata in Disney? Si poteva parlare della grossa, goffa creatura. Ma Frankenstein non è quello.
L’idea di Bruno è stata quella di creare un parallelo tra la creazione della vita e quella artistica, che ha - comunque - qualcosa di magico e inspiegato. Quella del “cartone animato”, che si anima con la forza del fulmine, è stata una mossa che mi ha stupito, un trucco unico per poter reinterpretare Frankenstein in Disney, usando la parabola della creazione artistica, così vicina a quella della vita.
E, circa la parte grafica, afferma:
Mi sono appoggiato anche all’immaginario di Frankenstein Junior, evitando che fosse palese: non volevamo fare la parodia di una parodia.
Il caporedattore di Topolino, Davide Catenacci, ha sottolineato la difficoltà nel trovare un equilibrio in questa operazione divertente, ma estremamente difficile. Una sorta di terra di confine in cui, se si esagera, si rischia di fare qualcosa di non disneyano.
Fabio Celoni ha poi raccontato della scelta del cast della trilogia, che vede in azione sia i topi che i paperi:
Quando abbiamo cominciato a parlare di Dracula ci siamo domandati quali personaggi usare. Per un motivo di comprimari, i topi funzionavano meglio e abbiamo sviluppato la storia con loro, per poi usare entrambi i cast di Ratkill e Hyde e, infine, i paperi in Duckenstein.
E il futuro? Sicuramente ci sarà una nuova collaborazione Enna - Celoni.
Qualcosa di tosto, a cui stiamo già lavorando. E di cui neppure Davide Catenacci sa ancora nulla!