#LuccaBAD 2016, saldaPress: l'incontro con Giuseppe Camuncoli
Giuseppe Camuncoli ci ha parlato del suo ultimo impegno lavorativo, la miniserie Green Valley scritta da Max Landis
Camuncoli ha dapprima raccontato come si è avvicinato al progetto e della sua conoscenza con Kirkman:
Sono stato contattato via mail per Green Valley. Nell'intero processo è stato coinvolto anche Kirkman, sempre presente, perlomeno in copia nelle mail: lui ha controllo creativo su tutto ciò che è Skybound.
Personalmente ho conosciuto Kirkman negli Stati Uniti ai tempi in cui lavorava ancora per Marvel, ma faceva già Invincible, in occasione di una partita di baseball Marvel contro DC Comics: era in autobus con me e mi chiese di realizzare una pin-up di Invincible.
Ultimamente mi sono state proposte due serie continuative Skybound, ma a causa del lavoro su Amazing Spider-Man non potevo prendere impegni così gravosi. Ammetto che oggi sto leggendo entrambe queste serie e sono bellissime.Ho optato per Green Valley, miniserie di nove numeri scritta da Max Landis, sceneggiatore del film Chronicle. Si tratta di un fumetto fantasy, genere di cui sono molto appassionato, pieno di colpi di scena.
Principalmente, si tratta una grandissima storia d’amore, un racconto potente e tragico. I protagonisti di questo "fantasy realistico medioevale" sono quattro cavalieri. Già nella prima pagina li troverete impegnati contro centinaia di soldati, ma un evento tragico li porterà a vivere l’avventura della loro vita, un'ultima battaglia contro draghi e magia. Da lì in poi avverranno cose eclatanti.Questa è davvero una storia che ha a tutto, dalla commedia ai momenti tragici, oltre a molta azione e romanticismo. Landis è uno sceneggiatore completo e originale, e ha fatto di Green Valley un minestrone molto buono, con tanti elementi combinati al meglio. Non vedo l’ora che si arrivi al numero #3.
Lavorare a una serie creator-owned è parecchio soddisfacente, così come la collaborazione con Landis, che è sempre molto entusiasta del mio lavoro. Max è un "personaggio", ed è sempre felice di quello che facciamo.
Quella di Green Valley è sostanzialmente una sceneggiatura cinematografica, cosa che mi ha obbligato a chiedergli perlomeno di dividermi la storia in pagine. Lui lo ha fatto, pur lasciandomi sempre delle finestre per metterci qualcosa di mio. I dialoghi sono proprio come quelli del cinema e a volte ho dovuto cambiare delle scene perché cinema e fumetto hanno dei tempi di narrazione diversi. Max dice di aver avuto l’idea per questa storia quando aveva diciotto anni. Adesso è molto impegnato su tantissimi progetti...