#LuccaBAD 2016, Bonelli: Nathan Never, 25 anni di storia verso il futuro
Il passato e il futuro di Nathan Never a Lucca Comics & Games 2016 nelle parole dei suoi autori
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Si sono ripercorsi i momenti salienti della storia dell'intera testata, che ha conosciuto un successo strepitoso, "seppur non paragonabile in termini di vendite a Tex e Dylan Dog" - ha precisato Serra - ma comunque impensabile all'inizio; tant'è che Nathan Never resta il titolo Bonelli con più collane parallele, spin-off e, in definitiva, quello ambientato in un universo narrativo più vasto e variegato.
Ieri se volevi rappresentare una stanza con una TV era facile: aveva una forma immediatamente riconoscibile con il suo tubo catodico. Ora non più: con gli schermi ultrapiatti è un semplice rettangolo alla parete. Come facciamo a far capire al lettore che non è un semplice quadro in un fumetto? Bisogna scervellarsi per adottare altri accorgimenti.
Un albo Gigante, per un errore di foliazione, aveva quattro pagine bianche in più, ma era già pronto per andare in tipografia. Roberto De Angelis le ha disegnate in quattro ore! Incredibile! E ha salvato la baracca.
E il futuro cosa riserva? Nel 2017 leggeremo un'avventura tripla firmata da Vigna e da un disegnatore d'eccezione, prestato dalla squadra di Dylan Dog: Luigi Piccatto.
Proseguirà anche il trittico di miniserie firmate dai tre papà di Nathan Never: dopo Annozero di Vigna e De Angelis - conclusosi questo mese in edicola con il numero 6 - nel 2017 vedremo quella di Medda e Germano Bonazzi.
Nel 2018 toccherà a Serra per le sceneggiature di Giovanni Eccher e Adriano Barone. Il team di disegnatori non è ancora stato definito, anche se alcuni nomi sono già stati decisi. Stay tuned!