Lucca Comics & Games 2010: il resoconto
Si è conclusa l'edizione 2010 di Lucca Comics & Games, una delle più grandi rassegne di fumetti, animazione, giochi e videogiochi del mondo, che però non disdegna il cinema. Ecco il resoconto dei nostri inviati...
a cura di Earendil
Lucca Comics & Games 2010
Piena di vita, piena di gente, non manca niente nella mia città… Le parole della canzoncina di Lucca Comics & Games ci accompagnano (metaforicamente, dato che alla fiera non l’abbiamo sentita da nessuna parte) mentre ci avviciniamo alle mura della città. E' sabato, arriviamo un giorno dopo l’apertura della fiera e non siamo soli. Sopra di noi nuvole minacciose pronte a scatenarsi violentemente. Per quel giorno ci risparmieranno, ma noi non lo sappiamo ancora. Armati di ombrello, lo stesso che si sfascerà puntualmente la seconda mattina, ci immergiamo in questo mondo.
Il padiglione Games è immenso e grande spazio è riservato all’area videogiochi. La Nintendo conferma di seguire una strategia di marketing trasversale che riesca ad accaparrarsi tutti i target solitamente snobbati dalle altre compagnie. Lo fa riservando una zona specifica dello stand al gioco per famiglie dove provare New Super Mario Bros Wii (ricorrendo il 25° anniversario della nascita del famoso idraulico non poteva mancare un gioco dedicato a lui) e altri titoli della casa. Sarà che su questa fetta di mercato ormai la Nintendo sembra aver consolidato il proprio controllo, sarà per le avvenenti standiste (per la serie "anche l’occhio vuole la sua parte"), l'idea sembra funzionare.
D'altra parte poco distante si trova lo stand Sony Playstation, che in quanto a novità non è da meno, anzi. Il piatto forte, e la fila per provarlo lo conferma, è il nuovo controller Playstation Move. Parente stretto del Wiimote si rivela decisamente più funzionale, leggero ed ergonomico del suo predecessore. Ci dirigiamo verso lo stand della Nvidia, facendoci strada tra i cosplayer e i semplici visitatori, siamo quasi arrivati, quando la nostra attenzione è rubata da un piccolo palco affiancato alla nostra destinazione. Dovremmo proseguire, ma qualcosa ce lo impedisce, saranno i rotoli di carta igienica sparsi un po' ovunque, sarà la completa estraneità di quello stand rispetto al contesto ludico e videoludico, saranno i lettini a forma di rotoloni, ma ci fermiamo a guardare lo stand della Tempo… salvo poi ripartire atterriti una volta che il commesso di turno comincia a lanciare sulla folla secchiate di pacchetti di fazzoletti causando una ressa. Scuotendo la testa proseguiamo e raggiungiamo la meta. C’è del fumo nell’aria di origine sconosciuta (ma non pensate male…) proveniente dallo stand della Umbrella Corporation - a proposito, tra i migliori costumi di tutta la fiera, una straordinaria cura dei dettagli – che si trova nei paraggi.
La Nvidia ha fatto le cose in grande. C’è un piccolo ambiente chiuso nel quale vengono proiettate anteprime di videogame sfruttando la tecnologia 3D. Dieci minuti ininterrotti dai quali usciamo un po' frastornati ma soddisfatti. L’esperienza del 3D non si ferma, proviamo infatti un simulatore di guida che sfrutta tre monitor con questa tecnologia. Forse il tempo di prova risulta essere troppo breve per poter esprimere un parere, nel complesso comunque un'esperienza positiva.
Da quest’anno la fiera ricopre uno spazio più ampio all’interno di Lucca, piacevole espediente, anche se un po' faticoso, per passeggiare e godersi le bellezze della città. E chiaramente anche per ammirare uno dei partner (non ufficiali) della fiera: i cosplayer. Sono i primi ad essere danneggiati dal maltempo, i pochi che si azzardano a camminare sotto la pioggia sono bloccati da impietosi fotografi occasionali (in circostanze normali ovviamente è un piacere per questi appassionati farsi immortalare). Quest’anno vincitrice morale con un grande ritorno è Bishojo senshi Sera Mun (chiiii?), per gli amici Sailor Moon (ahhh!). Davvero divertente e piacevole l'immagine di un gruppo di guerriere Sailor davanti ad un ritrovo da cui proviene la familiare musica cantata da Cristina d’Avena. Immancabili le rappresentanze degli shonen (ONE PIECE, Bleach, Naruto) con qualche new entry (Code Geass). Impagabile il sorriso con cui prontamente ci risponde voltandosi un Alucard (dall’anime Hellsing), che prima ci dava le spalle, ad un nostro adeguato richiamo. Per non parlare di un Generale Grievous a cui mancava solo la parola.
Il clima orientale ci introduce al Japan Palace. L’area dove abbiamo avuto decisamente più difficoltà a muoverci dato lo spazio stretto e l’ampia partecipazione si sviluppa intorno ad un chiostro. Che dire… il paradiso degli otaku. Una delle aree più ricche di eventi ci si presenta con un’infinità di articoli. Da sessioni di doppiaggio a sfilate di gothic lolita la sezione ha offerto ampie possibilità.
Sempre maggiore attenzione riservata al mondo del cinema e in particolare all’incontro tra il mondo degli anime e quello della settima arte. Apprezzabile l’omaggio al regista Satoshi Kon, scomparso da pochi mesi, con la proiezione di quattro sue pellicole. Tra le anteprime si sottolinea la presentazione in lingua italiana del secondo lungometraggio della tetralogia di Rebuild of Evangelion presentato dalla Dynit.
Fuori dall’ambito dell’animazione abbiamo assistito all’anteprima in lingua originale del nuovo film di Edgar Wright: Scott Pilgrim vs. the World. A giudicare dalle reazioni entusiaste in sala e dai ripetuti applausi che inframezzavano la proiezione, la pellicola sembra aver ampiamente conquistato il favore degli spettatori.
Ciò che rimane sono i comics, e qui descrivere diventa davvero un’impresa ardua. Chi conosce la fiera di Lucca, chi sa che questa è la terza fiera del fumetto più grande del mondo, non si stupirà nel sentire che davvero l’unico limite qui è la fantasia del visitatore. Davvero troppe le possibilità offerte. Molte le anteprime, tra queste segnaliamo la Flashbook che portava in Italia dopo anni il manga Five Star Stories, la Panini che organizzava un incontro con il papà di Rat-Man, Leo Ortolani, e presentava l’esilarante Avarat (fumetto in 3D).
Il tempo stringe, i padiglioni sono davvero troppi, corriamo dall’uno all’altro sotto la pioggia nel tentativo di vedere tutto (ci riusciremo dopo due giorni e mezzo). Alla fine terminiamo la nostra visita, è lunedì sera, stanchi ma soddisfatti ci dirigiamo all’uscita della città. Difficile spiegare a parole un'esperienza che è molto di più della somma delle sue singole parti; per tre giorni abbiamo vissuto una città, una fiera e i suoi visitatori. Ed è stato magnifico.
Parafrasando Anton Ego: “Tornerò presto al Lucca Comics & Games, di cui non sarò mai sazio”..