Lucca 2017: Angelo Stano presenta il suo manuale di disegno

Stano ha realizzato un artbook e manuale di disegno che è una grande lezione di tecnica del Fumetto

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Disegnare fumetti con Angelo StanoCon il contributo di Laura Scarpa, Angelo Stano presenta il suo nuovo libro, edito da ComicOut, a Lucca Comics & Games 2017. Nella cornice della Sala Tobino, lo storico disegnatore, legato a doppio filo al personaggio di Dylan Dog, ha parlato di Disegna i fumetti con Angelo Stano. Definito un po' artbook e un po' vera e propria lezione di disegno e non solo di Fumetto, il volume è anche in parte cronistoria dell'esperienza di insegnante di Stano alla Scuola di Fumetto di Milano.

Proprio dietro le cattedre e da docenti della Nona Arte sono stati colleghi lui e Laura Scarpa, la quale ha avuto l'idea di questo libro ricordando gli schemi che l'artista, docente evidentemente appassionato, preparava per i suoi alunni. Inchiostrazione, uso della prospettiva, anatomia. Nessuno dei singoli aspetti del disegno era escluso da queste dispense grafiche che Stano aveva realizzato nel lontano 1982 e la cui esperienza è ora riversata nel volume presentato a Lucca.

Il maestro ha parlato di alcuni dei contenuti del libro e ha citato alcune caratteristiche fondamentali per il mestiere del disegnatore, non solo di fumetti, che informano le lezioni contenute nel manuale. Innanzitutto, si è discusso dell'importanza della resa dinamica di un'immagine, che deve sempre essere il risultato di una sintesi: non esiste la perfetta immagine reale di un corpo in movimento, quasi mai è possibile cogliere il fotogramma realistico che comunichi il moto di un oggetto o di un essere che si sposta nello spazio. Il talento del disegnatore è quello di realizzare delle immagini che contengano una sintesi dell'idea stessa di quel movimento, condensata in una figura statica.

Una delle consapevolezze più preziose per l'aspirante artista è la necessità di dover fare una selezione, ogni volta che si realizza una figura di qualche genere. Ogni immagine, ogni oggetto percepito visivamente ha una grande varietà di aspetti. Il disegnatore può coglierne alcuni, può sottolinearne la posizione, il volume, i colori, i contorni. Ma non potrà mai coglierli tutti con il suo tratto, giacché quello è compito di un fotografo. L'artista deve avere la capacità di selezionare l'aspetto o gli aspetti dell'immagine che più gli servono e gli sono utili.

Altro consiglio di Angelo Stano ai giovani disegnatori: cogliere di ogni immagine, reale o realistica, la dimensione geometrica. Ogni forma complessa può essere ridotta a figure geometriche, che hanno il vantaggio di essere poi facilmente riconoscibili e riconducibili alla realtà. Questo aiuta l'artista a non cadere nella tentazione di rinunciare alla visione prospettica degli oggetti, ad appiattirsi sull'idea generica che ne ha, soprattutto quando li realizza sulla pagina a memoria, senza avere di fronte un riferimento visivo.

Infine, Stano raccomanda di non aver paura di copiare: per diventare dei grandi autori, soprattutto nelle prime fasi della ricerca di un proprio stile, è fondamentale, secondo lui, copiare interi disegni dei maestri, dei grandi disegnatori che apprezziamo. C'è qualcosa, nei fumetti e nelle illustrazioni dei grandi professionisti, che fa sì che i loro disegni funzionino, siano credibili e abbiano valore. Quel qualcosa, che ha a che fare con la gestione della linea, dello spazio e moltissimi altri aspetti tecnici, si impara soltanto con l'esperienza e con la ripetizione del gesto tecnico. Da chi si potrebbe mai apprendere, se non dai grandi della storia del disegno? Per questo motivo, ha ricordato, lui stesso ha copiato interamente, da ragazzo, la versione di Hugo Pratt di L'Isola del Tesoro.

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