Lucca 2016: Maccio Capatonda e Herbert Ballerina hanno in programma una masterclass "post-modesta"
Maccio Capatonda, Herbert Ballerina e Ivo Avido saranno a Lucca per presentare la sit-com Mariottide
La produzione verrà presentata il prossimo 30 ottobre al cinema Astra di Lucca durante il Lucca Comics & Games 2016 con una masterclass in presenza di Maccio Capatonda, Herbert Ballerina e Ivo Avido.
Al Lucca Comics&Games la Masterclass post-modesta con Maccio Capatonda ed Herbert Ballerina
dal 26 ottobre in anteprima su Infinity, ospite dell'incontro anche Ivo Avido
Maccio Capatonda ed Herbert Ballerina alle nozze d’oro dell’atteso Lucca Comics & Games 2016 - Festival del Fumetto, del cinema d’animazione, dell’illustrazione e del gioco (28 ottobre – 1 novembre). Il 30 novembre, alle 16 al Cinema Astra, i due attori e comici si danno appuntamento con il pubblico di Lucca per un atipico incontro: una Masterclass post-modesta, così come amerebbe definirla Mariottide, il protagonista dell’omonima sitcom diretta e interpretata da Capatonda, in anteprima esclusiva su Infinity dal 26 ottobre.
Nel corso dell’incontro – inserito nel programma dell’Area Movie - moderato da Giorgio Viaro, direttore editoriale di Best Movie, verranno mostrati due degli inediti episodi – “Compleanno” e “Botte” - dell’esilarante serie fondata sugli equivoci che racconta di un anomalo rapporto padre e figlio in un’Italia piena di mascalzoni. Tra i presenti anche il produttore Enrico Venti (in arte Ivo Avido, nel cast della sitcom).
Mariottide è un cantante neomelodico squattrinato che cerca di celare la sua condizione di povertà a Fernandello, un ragazzo un po’ ritardato, trovato per caso in un cassonetto all’età di 30 anni. “Mi piace definirlo un eroe post modesto – ha spiegato Maccio Capatonda – che cerca di destreggiarsi in questa Italia piena di ladroni e furfanti”. Comicità e trovate geniali arricchiscono la vita del cantante e del pargolo troppo cresciuto per definirlo tale, al loro fianco celebri volti del mondo dello spettacolo hanno preso parte a questo progetto, interpretando personaggi molto lontani dalla loro realtà e ognuno distinto da tratti paradossali e per questo memorabili. Trai i tanti Ale e Franz, Ivo Avido, Daniele Battaglia, Biggio, Raul Cremona, Marco Donadoni, Nino Frassica, Jake La Furia, Francesco Mandelli, Federico Russo, Giuliano Sangiorgi, Tony Sperandeo, Bebo Storti e Barbara Tabita.
Mariottide è il primo esempio di sitcom italiana prodotta direttamente per un servizio streaming on demand, Infinity; è prodotta da Marco Belardi per LOTUS PRODUCTION ed Enrico Venti per SHORTCUT PRODUCTIONS in collaborazione con VIDEOTIME. Il cofanetto completo della serie sarà disponibile dal 26 ottobre in anteprima esclusiva su Infinity.
Sinossi:
Mariottide la sitcom racconta la vita di Mariottide, un cantante neomelodico squattrinato che cerca di nascondere in tutti i modi la sua condizione di povertà a Fernandello, un ragazzo un po’ ritardato, trovato per caso in un cassonetto all’età di 30 anni, il quale crede di essere suo figlio. Ogni puntata vede i due eroi alle prese con problemi apparentemente molto drammatici ma trattati in maniera assurdamente comica. Ad esempio la difficoltà di trovare un lavoro, la mancanza di condizioni sufficienti alla sopravvivenza, il sogno di Fernandello di diventare uno scienziato, i lavori orrendi che Mariottide prova a svolgere, le truffe che subisce. Molti sono i personaggi che ruotano intorno alla casa e alle vicende dei due protagonisti, ad esempio Crusca, l’eterno amico ricchissimo di Fernandello, che lo umilia continuamente sfoggiando numerosi beni di lusso; la ex moglie di Mariottide, Befania che lo ha lasciato per fare una vita agiata con Mallocchi, uno squallido imprenditore; Rambaldi, il proprietario del baratto che dà a Mariottide consigli di dubbia moralità; la cameriera Mirella di cui è innamorato e che lo respinge continuamente; e poi Lele Mosina, l’agente musicale di Mariottide, che lo raggira costantemente estorcendogli denaro. Nonostante i rischi e i pericoli in cui incorre, Mariottide riesce sempre a celare la condizione di miseria al suo figlio adottivo, soprattutto grazie all’ingenuità di quest’ultimo che la sera si addormenta felice mentre il padre putativo gli legge una favoletta cinica e spietata.