Lost: Terry O'Quinn parla del passaggio da Locke a Man in Black
In un podcast di EW, Terry O'Quinn ricorda la trasformazione di John Locke in Lost
“E' per questo che la gente mi ferma di solito, per parlare di Lost,” dice O’Quinn, in riferimento alla sua notorietà per l'interpretazione di John Locke. “A volte mi chiamano John, ma non fa niente. Non mi dispiace. Capisco che cosa era Lost e mi rendo conto di essere fortunato. Di solito sono contento di poter parlare alla gente. Non credo ci sia mai stato qualcuno che abbia detto qualcosa di negativo su di me, a parte ‘non ho capito il finale. Ma di cosa diavolo parlava?’ Di solito la mia risposta è: 'parla con Damon Lindelof'! Tempo fa ha fatto un'intervista davvero interessante. Se cercate su Google, ‘Damon Lindelof parla del finale di Lost,’ [è possibile che si riferisca a questa, ndt] potrebbe spiegarvi tutto. Ma non penso che sarà così.”
“Non ne ero consapevole. Alla fine della quarta stagione, o giù di lì, sono morto. Ben mi ha strangolato. Mi ha fatto fuori. La stagione successiva ero di nuovo in scena. A quel punto, non sapevo chi ero. Nessuno me lo aveva detto. Quello che è ho pensato è stato, 'a quanto pare sono indistruttibile - visto che sono tornato'! [...] Credo che John Locke avesse un cuore. Si è trattato semplicemente di regolare l'atteggiameno. Del tipo, non mi importa più di te adesso. L'ho fatto prima. Ma adesso non sei più una mia preoccupazione. Mi importa solo di me stesso e voglio fare qualsiasi cosa. Sono ancora quella persona. Sono ancora John. Ma quella è stata l'unica cosa a cui ho pensato. Aveva semplicemente un'ossessione diversa ed era più oscuro.”
Fonte: EW