Lost: Damon Lindelof svela il suo rimpianto legato al finale della serie

Damon Lindelof è tornato a parlare del titolo televisivo a cui è più legato, quel Lost il cui finale ha fatto tanto discutere

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Damon Lindelof si sta godendo il meritato successo di Watchmen, confermato di recente agli Emmy con più vittorie. Tuttavia, in una recente intervista concessa a Variety, è tornato a parlare del titolo televisivo a cui è più legato, quel Lost il cui finale ha fatto tanto discutere. Lindelof ha ammesso in proposito di avere alcuni rimorsi: in particolare quello di aver amplificato le reazioni negative di quanti non avevano amato quel finale.

Non ho inventato la narrativa secondo cui il finale era empiricamente brutto, ma l'ho amplificata. Il fatto che le persone sentano il bisogno di dirmi: "Ehi, in realtà mi è piaciuto il modo in cui è finita". O l'aspettativa di alcune persone per cui "devo sapere che il finale sarà deludente". Il fatto che ho detto alla gente cosa pensare di Lost è un grande rimpianto che ho. "

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Tornando alla miniserie HBO e alla sua vittoria agli Emmy, l'autore ha sottolineato i temi, così radicati anche nella contemporaneità degli Stati Uniti, che sono trattati dallo show, su tutti il razzismo e la violenza:

Sapevo che questa non era mai stata la mia storia da raccontare. L’unico motivo per cui sono qui ora è grazie alle persone che sono accanto a me, e a quelle che hanno condiviso da tutto il mondo le loro storie. La storia è un mistero. È divisa in un milione di pezzi del puzzle e molti sono mancanti. Sappiamo dove sono quei pezzi, ma non li cerchiamo perché sappiamo che trovarli farà male. A volte provochiamo quel dolore, forse ne abbiamo anche beneficiato, ma dobbiamo riconoscerlo prima di poterlo riparare.

Lindelof ha dedicato il premio alle vittime di Tulsa del 1921:

Gli incendi che hanno distrutto Black Wall Street bruciano ancora oggi. L’unico modo per eliminarli è combatterli tutti insieme.

A trionfare nella categoria dedicata alla miglior serie drammatica è stata Succession della HBO, che ha visto trionfare il suo protagonista Jeremy Strong come ‘Miglior Attore Protagonista”.  Schitt’s Creek ha letteralmente dominato nella categorie dedicate alle serie comedy, vincendo come ‘Miglior Serie’ nonché in quelle dedicate agli attori protagonisti e non. Watchmen, l’acclamata miniserie della HBO, si è aggiudicata il premio come miglior prodotto della sua categoria e sale a 11 Emmy complessivi (includendo quelli creativi). Sorprende poi la vittoria di Zendaya come migliore attrice per Euphoria: è la più giovane vincitrice nella categoria.

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Fonte: Variety

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