Lo IATSE vota per indire uno sciopero: si tratta per scongiurare una paralisi di Hollywood
Lo IATSE ha votato per indire uno sciopero: ripartono le trattative per scongiurare una paralisi delle produzioni hollywoodiane
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"Questo voto riguarda la qualità della vita, la salute e la sicurezza di chi lavora nell'industria del cinema e della tv," ha commentato ufficialmente Matthew Loeb, capo dello IATSE. "I nostri iscritti hanno esigenze umane come la pausa pranzo, orari di riposo, un weekend. Chi guadagna di meno merità comunque uno stipendio che gli permetta di sopravvivere Spero che gli studios capiscano la determinazione dei nostri membri. La palla va a loro, se vogliono evitare uno sciopero torneranno al tavolo delle trattative." Finora, il sindacato non è riuscito a trovare un accordo sui "problemi più importanti sul posto di lavoro", come:
Orari di lavoro troppo pericolosi e insicuri;
Stipendio minimo sindacale troppo basso;
Tempi di riposo ragionevoli tra pause pranzo, giornate di lavoro e weekend;
Compensi inferiori alla media in certe produzioni per i "new media" nonostante i budget spesso superino quelli dei blockbuster.
Dopo il via libera alla possibilità di indire uno sciopero le trattative sono subito ripartite, con l'obiettivo di scongiurare una paralisi di Hollywood che metterebbe in ginocchio un'industria che sul fronte cinematografico sta cercando di ripartire durante la pandemia, e sul fronte della tv e dello streaming sta spingendo l'acceleratore ormai da quasi due anni.
L'AMPTP ha affermato di essere "impegnata a raggiungere un accordo che permetta all'industria di continuare a lavorare. Rispettiamo il valore dei membri delle troupe che appartengono alla IATSE e vogliamo trovare un accordo con loro per evitare uno stop in un momento così cruciale, in particolare ora che l'industria si sta riprendendo dalle conseguenze economiche della pandemia. Un accordo può essere siglato al tavolo delle trattative, ma entrambe le parti dovranno lavorare in buona fede con l'intenzione di scendere a compromessi e trovare nuove soluzioni per risolvere i problemi ancora aperti".
Tra questi problemi, anche la necessità di superare la definizione di "new media" con la quale gli studios giustificano salari più bassi nelle produzioni per lo streaming.
BREAKING: IATSE Members in TV and Film Production Voted to Authorize the first nationwide industry strike in our 128-year history.
— IATSE // #IASolidarity (@IATSE) October 4, 2021
98.68% voted yes, and voter turnout among eligible members was nearly 90% #IASolidarity #IATSEVoted pic.twitter.com/F4wx8cPubi
Fonte: Deadline