Lo Hobbit: la Desolazione di Smaug, abbiamo visto 20 minuti in anteprima!
Un evento da ricordare: una diretta che ha coinvolto Londra, Wellington, Los Angeles e New York. A chiusura, 20 minuti di scene in un footage che alza ancora di più le aspettative...
Ogni esperienza cinematografica è un mosaico quasi impossibile da descrivere a chi non vi abbia assistito direttamente. È quindi un compito abbastanza ingrato quello che spetta a coloro che hanno avuto la fortuna di partecipare stasera all'evento organizzato, in contemporanea mondiale, da Warner Bros per dare a pochi fortunati fan dello Hobbit la possibilità di assistere ad una meravigliosa diretta – disponibile anche in streaming – ma soprattutto di visionare ben venti minuti in anteprima tratti da La Desolazione di Smaug, che debutterà nei cinema italiani il 12 Dicembre. Tenteremo di riportare nel modo più fedele possibile gli eventi – e le sensazioni – di questa straordinaria serata.
La diretta è stata condotta da Anderson Cooper, in collegamento da New York dove erano presenti anche Orlando Bloom (Legolas) e Richard Armitage (Thorin Scudodiquercia). Da Londra sono intervenuti Andy Serkis (Gollum, nonché aiuto regista di Un Viaggio Inaspettato), Luke Evans (Bard) e Lee Pace (Thranduil). Da Los Angeles, invece, la bella Evangeline Lilly, che vedremo nei panni della letale elfa Tauriel. Infine, da Wellington, Peter Jackson e Jed Brophy (Nori).
Ciò che non è disponibile in streaming è quella che sarà la canzone finale della Desolazione di Smaug: “I see fire”, scritta e interpretata dal giovanissimo cantautore inglese Ed Sheeran. La ballata risulta molto più introspettiva e dolce rispetto alle sonorità quasi guerresche della splendida “Song of the Lonely Mountain” che aveva accompagnato il primo episodio della trilogia. Sheeran ha peraltro avuto l’occasione di suonare tutti gli strumenti della base, eccetto il violoncello. La canzone sarà disponibile a breve su iTunes.
Il sound è certamente inedito se guardiamo alle passate canzoni sia della trilogia dell’Anello, sia di Un Viaggio Inaspettato: le tinte musicali del brano rimandano alle moderne ballate romantiche più che alla tradizione delle colonne sonore fantasy. La melodia ci ha comunque catturati e ci è sembrata di indubbia bellezza; vedremo se riuscirà a sposarsi con il mood avventuroso di questo secondo episodio.
E poi, ecco Jackson apparire sullo schermo in un messaggio registrato ed introdurre simpaticamente i 20 minuti di footage tratti dalla Desolazione di Smaug, in barba alla volontà degli studio intenzionati a mostrare al massimo 5 o 6 minuti di montaggio. Il regista ha precisato come alcune delle sequenze non fossero ancora del tutto ultimate sul piano visivo, al contrario del missaggio audio, ormai da considerarsi definitivo.
Chiaramente non vogliamo spoilerare troppo, se non altro per rispetto all'appello fatto da Jackson a tutti i presenti. Possiamo limitarci a dire di aver visionato ben cinque sequenze (di cui due probabilmente consecutive), più che sufficienti per renderci conto dell’ampissimo respiro del film, che si articolerà tra ambienti e situazioni molto diverse tra loro.
Emblematica, in tal senso, la prima scena, dove abbiamo visto Bilbo passare rapidamente da una situazione di impatto visivo suggestivamente lirico e sereno ad una di pericolo e di cupezza estrema.
Ha seguito poi una scena fra Thranduil, suo figlio Legolas e Tauriel, utilissima per delineare meglio la psicologia del misterioso sovrano degli elfi silvani e della bellissima guerriera, creata da Jackson e dall'equipe di sceneggiatori per colmare la mancanza di personaggi femminili. Da quel poco che abbiamo visto, il personaggio di Tauriel sfuggirà ai cliché che molti potrebbero temere dall'inserimento di una donna in un racconto tutto al maschile.
Ecco poi di nuovo Bilbo, alle prese con l’ennesima gatta da pelare. Ancora una volta, il talento mimico di Martin Freeman ha regalato al pubblico più di una risata in una situazione di particolare tensione.
Finalmente è apparso Bard l’arciere, e con lui anche Pontelagolungo, città costruita sull’acqua e tanto bella da mozzare il fiato. Vederla emergere dalla nebbia, uscire da una coltre di mistero, è stata sicuramente una delle emozioni più forti della serata.
Ed infine, una scena nella Montagna Solitaria. Dopo un dialogo tra Balin e Bilbo, il piccolo hobbit si avventura nelle profondità della roccia. Non poteva mancare un assaggio dell’incontro col drago Smaug, in una sequenza in cui Freeman si riconferma attore di altissima e raffinata versatilità, capace di passare dalla compassata serietà del dialogo con Balin alle espressioni impagabilmente comiche dell’esplorazione della montagna.
Nel momento in cui si sono accese le luci, rompendo l’incanto della visione, si è creato un mormorio in sala. Chi ad alta voce, chi bisbigliando, più o meno tutti i presenti sembravano voler dire la stessa cosa: “Ora l’attesa sarà ancora più dura.” Già, perché queste poche scene hanno dato l’impressione che ciò che il pubblico vedrà a Dicembre sarà qualcosa di eccezionalmente spettacolare e avvincente, di vario e serrato. Forse è ancora presto per dirlo, ma i dubbi sul rischio di annacquare inutilmente la storia per dilungarla in tre film si sono in parte dissipati. C’è molto da raccontare, molto da vedere, molto da amare in questa Desolazione di Smaug. Se il buongiorno si vede dal mattino, quest’aurora lascia intravedere all'orizzonte qualcosa di memorabile.
Diretto da Peter Jackson, Lo Hobbit: un Viaggio Inaspettato è uscito il 13 dicembre 2012 in Italia e uscirà il 12 novembre 2013 in home video in edizione estesa. Il secondo film, Lo Hobbit: la Desolazione di Smaug, uscirà il 12 dicembre 2013 in Italia, e verrà seguito l'anno successivo da Lo Hobbit: Racconto di un Ritorno il 14 dicembre 2014.
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