L'incontro con Hirohiko Araki, autore di Le bizzarre avventure di JoJo | LuccaCG19

Il resoconto della conferenza stampa lucchese imperniata su Hirohiko Araki, l'autore del manga Le bizzarre avventure di JoJo

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Jojonium 1, copertina di Hirohiko ArakiIl primo giorno di Lucca Comics & Games 2019 ha portato subito sotto i riflettori una delle personalità più prestigiose di questa edizione. Parliamo del mangaka Hirohiko Araki, autore di Le bizzarre avventure di JoJo, al centro della seconda conferenza stampa di giornata.

Abbiamo chiesto al sensei come sia nata l'idea alla base del protagonista della prima serie, che ha poi innescato la lunga saga Phantom Blood. Il nome, ha risposto Araki, viene da un ristorante americano che frequentava all'epoca e che si chiamava proprio Jonathan, mentre le fattezze sono ispirate alla figura del tipico macho italiano.

Nel corso della chiacchierata a cui il maestro si è prestato con enorme disponibilità e simpatia, abbiamo appreso del suo amore per il nostro Paese, del quale adora l'Arte, in particolare quella classica, fonte d'ispirazione fin da suoi primi viaggi in Italia alla scoperta dei suoi fantastici musei.

Anche la moda del Bel Paese ha inciso molto sul character design dei personaggi di Jojo: Araki ha infatti avuto modo di collaborare con la maison Gucci e si è detto un grande estimatore di Gianni Versace.

Il maestro si è detto un attento osservatore del quotidiano: è solito carpire spunti dalle persone più estroverse e anticonvenzionali che incrocia... e addirittura fotografa, così da avere materiale su cui lavorare. Attualmente, Araki è coinvolto, insieme ad altri artisti, nella realizzazione di un poster per i Giochi Paralimpici di Tokyo 2020, su commissione del Comitato Paralimpico.

Tra gli elementi che più affascinano il mangaka ed emergono nel suo lavoro c'è soprattutto il concetto di tempo, il quale ha un ruolo talmente importante che la sua manipolazione conferisce il più grande potere dell'universo narrativo di JoJo. I villain, e nello specifico gli assassini, da sempre suscitano la curiosità dell'autore; alla loro immensa malvagità, gli eroi del suo shonen contrappongono cuore e spirito, principi irrinunciabili per Araki, che fungono da filo conduttore di tutta la saga e uniscono le varie generazioni di eroi. L'idea dello Stand, l'energia psichica e spirituale di ogni individuo, è volta a incarnare proprio questo concetto.

Il personaggio preferito di Araki? Un comprimario, il tondo Shigechi, sempre pronto a raccogliere le monetine per strada. Il ciclo preferito? Il quarto, Diamond is Unbreakable, perché ambientata a Morioh Cho, ispirata a Sendai, la sua città natale. Quale sarà il futuro della saga dopo l'ottava stagione, JoJolion? Il sensei non ci ha ancora pensato!

Le bizzarre avventure di JoJo viene pubblicato in Giappone da Shueisha e in Italia da Star Comics, che recentemente ha iniziato a ristampare Phantom Blood in tre cartonati di pregio (impreziositi da pagine a colori) all'interno della testata Jojonium.

Ringraziamo per la collaborazione Cristian Posocco, Publishing Manager dell'area manga della casa editrice perugina.

Hirohiko Araki

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