Lightyear: Pete Docter riflette sul fallimento commerciale del film
Il CCO della Pixar, Pete Docter, riflette su come Lightyear abbia fallito perché non è andato incontro alle aspettative del pubblico
L'anno scorso, con Lightyear, la Pixar è tornata finalmente sul grande schermo dopo che le sue ultime tre produzioni, Soul, Luca e Red, erano state portate dalla Casa di Topolino in esclusiva streaming su Disney Plus.
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Parlando con The Wrap, il Chief Creative Officer della Pixar, Pete Docter, ha potuto riflettere sulla debacle della pellicola. Questa la sua riflessione:
Abbiamo fatto davvero molte ricerche interiori sul perché tutti noi amiamo quel film. Amiamo i personaggi e la premessa alla base. Parlando nei termini di quello che è andato male credo che forse abbiamo chiesto troppo al pubblico. Quando si sente il nome di Buzz poi si pensa "Grande! Dove stanno Mr Potato, Woody e Rex?". Solo che poi li abbiamo lanciati in questo contesto fantascientifico che, forse, ha spiazzato il pubblico. Anche se le persone, magari, avevano letto e visto i materiali diffusi alla stampa, forse era un film troppo distante, sia concettualmente che dal punto di vista della caratterizzazione estetica dei personaggi, rispetto a quello a cui erano abituate. Era più una storia di science fiction. E il nostro regista, Angus MacLane, ha il merito di aver preso tutto molto seriamente e genuinamente nel voler proporre questi personaggi in chiave "realistica". Ma i personaggi di Toy Story sono molto differenti e variegati e, per tale ragione, credo si sia creato questo scollamento fra quello che la gente voleva e si aspettava e quello che la Pixar stava dando loro.
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FONTE: The Wrap