Legione dei Super-Eroi: Brian M. Bendis parla dell'esordio del nuovo corso

La nuova Legione dei Super-Eroi ha fatto il suo esordio negli Stati Uniti, e lo sceneggiatore Brian M. Bendis ha parlato di piani e progetti in merito

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Spoiler Alert
Per Brian M. Bendis, scrivere le storie della Legione dei Super-Eroi significa raccontare il tema della speranza. Questo è l'argomento principale dello sguardo in avanti di mille anni nell'Universo DC che i giovani super eroi del futuro ci consentono.

Tale affermazione apre le dichiarazioni dello sceneggiatore in merito, alla vigilia dell'uscita di Legion of the Super-Heroes: Millennium #2, in uscita ieri negli Stati Uniti:

Legion of Super-Heroes #1, copertina di Ryan Sook

Scherzando, ho detto che questa storia sembra un film di Robert Altman con i super eroi, uno di quelli in cui ci sono un sacco di personaggi che parlano fra loro, tutti con delle storie molto interessanti alle spalle, fondamentali per quel che sta succedendo. Li introdurremo tutti e poi li spezzeremo un po' in gruppetti, come hanno fatto negli anni Keith Giffen e Paul Levitz, in modo da poterli conoscere meglio.

Non aspettatevi tutti e trentaquattro i personaggi in una sola vignetta ogni volta, anche se certamente i primi episodi della storia potrebbero darvi quell'impressione, dato che siamo entusiasti di vederli tutti assieme. Ma certamente il numero di protagonisti mette un po' di paura. Per me è qualcosa di inedito. Potrò raccontare dal punto di vista di ognuno di loro. Persino il linguaggio di queste storie è diverso da quello di ogni altro fumetto, proprio per questo motivo.

Molti ci chiedono il perché di alcune scelte, come mai non abbiamo spinto di più sulle atmosfere rétro o ripreso direttamente i vecchi costumi. Il fatto è che la Legione non può essere passatista, deve parlare di futuro, di fantascienza. Quando la gente leggeva le storie originali, aveva davanti qualcosa che guardava avanti il più possibile, con cui gli autori volevano far esplodere la mente dei fan. Il nostro lavoro non è solo riprendere il loro lavoro, ma rispettare il loro spirito: rimboccarci le maniche e spazzarvi via con un nuovo futuro fantascientifico.

Un lavoro molto più difficile oggi che ai tempi della nascita della Legione dei Super-Eroi, poiché il genere della fantascienza ha prodotto moltissime visioni, e trovare qualcosa di nuovo e unico da dire non è semplice. Un aspetto del futuro testimoniato dal gruppo è certamente la multirazzialità dei membri:

Volevo che un solo sguardo alla Legione mostrasse il fatto che nel futuro dell'Universo DC succederanno parecchie cose belle. Pace, comprensione... quel che tutti noi ci auguriamo: che un po' tutti imparino a comprendere gli altri nella vita. In Superman #15 li vedi tutti e ti rendi conto che ci sono trentaquattro diversi pianeti rappresentati nel gruppo. Il che implica pace e unità. È un futuro che visiterei volentieri e per cui faccio il tifo.

Già in Millennium #2, Bendis dimostra di prendere in considerazione un paio di futuri possibili che fanno parte del canone DC Comics: quello di Kamandi e quello di Booster Gold. Non vi anticiperemo nulla, ma sappiate che lo sceneggiatore ha dei progetti di periodizzazione molto precisi e che ogni singolo futuro alternativo con un certo peso viene preso in esame, a parte quello di DC One Million.

Pensavo che la gente non l'avrebbe nemmeno notato, e mi diverte che alcuni lo abbiano fatto. Mi fa sorridere perché il rapporto che i fan della DC, come quelli della Marvel, hanno con la loro storia è davvero unico. E lo adoro. Quelli della DC prendono le cose, in questo senso, molto molto seriamente, come è giusto che sia, anche se la continuity è davvero frammentaria. E giocare in questo contesto con i possibili futuri è divertentissimo.

Per quanto riguarda Superman, la Legione dei Super-Eroi non è mai esistita, e quella che avete visto è la prima volta in cui si siano mai incontrati. Non ci sono altre versioni, non ci sono altre linee temporali in gioco. Questa è la prima apparizione della Legione nell'Universo DC, dal punto di vista dei personaggi. Il modo in cui tutto questo si connette con Doomsday Clock e altre storie, ve lo prometto, sarà presto chiaro, ma non voglio anticipare nulla. Godetevi il momento quando tutto andrà al proprio posto.

Una Legione che mescola gli elementi funzionanti delle storie precedenti, che Bendis paragona, in questo, al modo in cui vengono realizzati i film Marvel o in cui ha lavorato su Ultimate Spider-Man, rivisitando gli aspetti di un passato glorioso, scegliendo ciò che più risuonava presso gli appassionati e rammodernandolo.

Dal proprio modus operandi, lo sceneggiatore ha anche recuperato la presenza di un personaggio che ci fa da Caronte nel viaggio verso il futuro: Rose, o Thorn se volete.

Potrebbe essere un eroe o un cattivo, o qualcosa che sta nel mezzo. Quando si presenterà a noi, non lo sapremo. Non sappiamo quale delle sue personalità avremo di fronte, cosa sappiano o perché si trovino in un determinato luogo. Questo mi entusiasma. Abbiamo davanti il Dottor Smith di Lost in Space o Charles Xavier? Impossibile saperlo. E questo mistero si aggiunge ad altre migliaia che incontreremo nella storia.

È apparsa anche un'incarnazione di Dottor Fate, tramite cui Bendis ha intenzione di espandere la storia delle Lanterne Verdi, utilizzandolo come personaggio più legato al passato di ogni altro membro della Legione dei Super-Eroi e, forse, come attore dietro le quinte della storia.

E poi, ovviamente, c'è Superboy. La presenza di Jon Kent nel gruppo e il modo in cui Bendis, sin da quando ha preso le redini di Superman, aveva intenzione di affrancare il personaggio dal ruolo di spalla di suo padre.

Legion of Super-Heroes: Millennium #2, copertina di Ryan Sook

Tutti erano preoccupati dal fatto che Jon potesse diventare la macchietta di Superman, tipo il Bat-Mito o qualcosa di simile. Questa storyline che mette Jon di fronte a grandi difficoltà e lo vede superarle, il cammino accidentato che ha dovuto sopportare, ha fatto preoccupare i lettori del fatto che forse lo avremmo ucciso, oppure che sarebbe diventato malvagio. Mai stato nei piani, ma capisco come mai l'idea rendesse nervosi tutti quanti. In passato abbiamo già visto Superboy malvagi.

In realtà, si è trattato del battesimo del fuoco per Jon, diverso da quello del padre, affrontato senza di lui e senza la madre, in modo che potesse diventare il giovane eroe che ha sempre voluto essere. E poi affrontare sfide che Superman non ha mai avuto di fronte, per giungere all'invito nella Legione. Raccontare questa storia è stato bello perché era un classico di Superman, ma narrato in modo del tutto diverso e con Jon al centro. Si tratta di qualcosa di cui sono piuttosto orgoglioso.

Bendis promette che, al di là dell'assaggio già mostrato su Superman, vedremo molto altro degli anni perduti di Jon passati con Jor-El.

Nel frattempo, lo scrittore si gode il fatto che ogni personaggio della Legione rappresenti non solo un mondo, ma anche un possibile genere di avventure. Il futuro può essere post-punk, apocalittico, noir e molto altro. E tutti sono potenzialmente contemplati dalle esperienze dei giovani eroi.

Legion of Super-Heroes: Millennium #1, copertina di Ryan Sook

Vi sembrerà strano, ma in questa storia non abbiamo intenzione di giocare troppo con i viaggi nel tempo. Le migliori storie della Legione dei Super-Eroi sono quelle che vivono nel momento e, anche se Damian farà avanti e indietro parecchie volte nel tempo per lavorare con il gruppo, il concetto del viaggio nel tempo non sarà al centro delle storie. Ci concentreremo su quel che è successo alla galassia, quel che è accaduto con il passare dei secoli, quel che la Legione può fare per portare pace e vera unità alla Terra e ad altri mondi.

Sin da subito, da Millennium #2, abbiamo visto che la Terra non è quel che era un tempo. E quel che succede su Legion of Super-Heroes #1 è ciò che metterà in moto tutti gli eventi della serie. Il tridente di Aquaman, scomparso per mille anni, verrà trovato su un altro pianeta, e potrebbe avere il potere di ricostituire gli oceani.

Potete ringraziare mio figlio per questa idea, perché a sei anni si è presentato nel mio ufficio, mentre pensavo alla prima grande storia della Legione, con in mano un tridente di Aquaman di plastica, urlando che quello era l'oggetto più importante della galassia.

Legion of Super-Heroes, teaser di Ryan Sook

Fonte: Comic Book Resources

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