Legendary: l'accordo con Warner è terminato, passerà a una major rivale?

L'accordo che aveva rinnovato la partnership fra la Legendary e la Warner è terminato: lo studio firmerà con la Sony?

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L'accordo fra la Legendary Entertainment e la Warner Bros è giunto al termine e non è ancora chiaro se verrà rinnovato. Lo studio fondato nel 2000 da Thomas Tull e poi acquistato, nel 2016, dai cinesi di Wanda Group, starebbe ora cercando di capire se rinnovare la partnership con la Warner o se spostarsi presso uno studio rivale. Deadline segnala che anche la Sony e la Paramount sarebbero interessate alla partnership con la Legendary e che la Sony sarebbe la frontrunner ora come ora.

La Legendary e la Warner hanno un nutrito storico di collaborazioni. Per anni, i due studios hanno lavorato insieme in virtù del contratto che avevano stipulato, dando vita a popolari pellicole come quelle della Trilogia di Batman di Christopher Nolan o la Trilogia di Una notte da Leoni. Poi, nel 2014, la Legendary ha stretto le forze con la Universal con risultati meno d'impatto rispetto a quelli avuti con Warner. Warner dalla quale è tornata nel 2019 in occasione dell'uscita di Detective Pikachu.

Il rapporto fra le due aziende si è però incrinato durante la pandemia e sotto la gestione di Jason Kilar. Ricorderete forse che quando la Warner ha deciso di portare le sue pellicole in contemporanea al cinema e in streaming su HBO Max negli Stati Uniti come risposta alla crisi della sala, lo aveva fatto inserendo nel novero delle varie uscite anche film come Dune e Godzilla. Una mossa, questa, che non era stata comunicata alla Legendary, che aveva coperto il 75% del budget dei due kolossal e che ha quasi portato le due compagnie in tribunale (ECCO TUTTI I DETTAGLI). Poi l'allarme è rientrato ed è stato trovato un compromesso, ma ora che la Warner sta attraversando l'ennesimo riassetto societario dopo la fusione con Discovery (con tutto ciò che ne consegue a livello di tagli di budget e cancellazioni) è possibile che la Legendary voglia collaborare con una realtà più stabile e meno turbolenta.

Chiaramente, continueremo a monitorare la situazione.

FONTE: Deadline

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