Le 22 regole dello storytelling secondo la Pixar
La ex-story artist della Pixar Emma Coats ha stilato una lista di 22 regole dello storytelling da impiegare per dare vita al perfetto lungometraggio...
Malgrado le ultime due performance della Pixar, Cars 2 e Ribelle - The Brave, non siano state ai livelli di quanto partorito in precedenza da John Lasseter and co., lo studio è universalmente riconosciuto come una fucina di creatività applicata a un perfetto storytelling. Narrazioni appassionanti unite a personaggi con cui l'empatia e praticamente automatica.
La ex-story artist della Pixar Emma Coats ha ora stilato, via Twitter, una lista di 22 regole dello storytelling da applicare quando si è alle prese con la scrittura di una storia
Ammiri un personaggio perché tenta di fare qualcosa, e non tanto per i suoi successi
Devi tenere a mente quello che t'interessa in quanto membro del pubblico, non quello che ti diverte in qualità di scrittore. Sono cose molto differenti
Cercare di trovare il tema della storia è importante, ma non capirai di cosa tratta fino a che non arrivi alla fine della medesima. Ora, riscrivi tutto da capo
C'era una volta ___ Ogni giorno ___ Un giorno ___ A causa di ciò ___ A causa di questo ___ Finché, finalmente ___
Semplifica. Concentrati. Combina insieme più personaggi. Prendi delle scorciatoie. Ti sembrerà di aver perso qualcosa, ma invece ti sentirai più libero
Cosa piace al tuo personaggio? Cosa lo fa sentire a proprio agio? Bene, ora scaraventalo in una situazione che ribalterà totalmente quest'ottica, che sia in grado di metterlo davanti a una sfida. Come si comporterà adesso?
Devi avere un finale ancor prima di essere arrivato a metà della storia. Dico davvero. I finali sono difficilissimi. Portati avanti col lavoro
Finisci la tua storia, lascia perdere se non è perfetta. In un mondo ideale lo sarebbe, ma vai avanti. La prossima volta andrà meglio
Quando sei bloccato fai una lista di quello che NON accadrà poi. Un sacco di volte, il materiale che permette lo sblocco, si palesa così.
Separa le storie che ti piacciono. Quello che ti piace di loro è una parte di te. Devi realizzare questa cosa prima che tu possa usarle
Metti tutto su carta, nero su bianco. Ti aiuta a sistemare quello che non va. E se un'idea perfetta resta solo nella tua mente, non può essere condivisa
Ignora la prima roba che ti viene in mente. E la 2a, la 3a, la 4a, la 5a... Rifuggi dalle ovvietà. Sorprendi te stesso
Dai delle opinioni ai tuoi personaggi. Individui passivi o malleabili possono piacerti mentre li scrivi, ma sono terribili, un veleno per il pubblico
Perché devi raccontare QUESTA storia? Cos'è che arde dentro di te che ti fa essere convinto che la gente voglia ascoltare quello che hai da dire? E' questo il nocciolo della questione
Se tu fossi il tuo personaggio, come ti sentiresti nella situazione che stai affrontando? Essere onesti conferisce credibilità alle situazioni più assurde
Qual è la posta in gioco? Devi dare una valida ragione per parteggiare per i personaggi. Cosa accade se non raggiunge il successo? Mettigli degli ostacoli davanti
Nessun lavoro è mai sprecato. Se non funziona, tienilo da parte. Ti tornerà utile più in avanti
Devi conoscere te stesso e la differenza che passa fra dare il tuo meglio e l'agitarsi inutilmente. Dare forma a una storia è un processo di test continui, non di raffinazione
Le coincidenze che gettano nei casini i personaggi sono grandiose. Le coincidenze che li tirano fuori dai problemi sono un bluff
Esercitati: prendi un film che non ti piace e smontalo. Riesci a rimetterlo insieme in una maniera che te lo faccia gradire?
Devi identificarti con i personaggi e le situazioni, non può solo scrivere "Figata!". Cosa farebbe agire TE in un dato modo?
Qual è l'essenza della tua storia? La maniera più economica per raccontarla? Se lo sai, puoi iniziare a costruire da li