L'autore di The Prestige critica Christopher Nolan: "Dovrebbe smettere di fare il moderno Kubrick"

Si è svolta in Francia a Nantes l'annuale edizione del festival sci-fi noto come Utopiales. In questa occasione Skript ha avuto modo di chiacchierare con l'autore di The Prestige, Christopher Priest e durante la conversazione si è parlato, inevitabilmente, anche di Christopher Nolan, visto che è stato proprio il filmmaker britannico a portare sul grande schermo il romanzo uscito nel 1995 e incentrato sul duello fra i due illusionisti nel bel mezzo dell'epoca vittoriana.

Lo scrittore ha raccontato di come Nolan sia finito dietro la macchina da presa dell'adattamento. Inizialmente, quando nel 2001 i diritti cinematografici di The Prestige si sono resi disponibili, l'agente di Priest aveva ricevuto alcune offerte, una da un regista fresco di Oscar, il Sam Mendes di American Beauty, e un'altra dalla Newmarket Film, uno studio associato della Warner Bros. Stavano cercando di accaparrarsi i diritti dato che un certo Christopher Nolan aveva letto il romanzo l'anno prima.

Priest era molto interessato a Mendes, ma dopo aver visionato Following, il film d'esordio di Christopher Nolan, ha deciso per quest'ultimo perché "credo fermamente nel sostenere i giovani talenti". Christopher e Jonathan Nolan hanno poi impiegato cinque anni per riuscire a scrivere e girare il film che, nelle parole del romanziere, "è uno dei migliori film di Nolan".

Ed è qui che finiscono i complimenti.

Priest sostiene che gli altri film di Nolan siano deboli e scritti male. La Trilogia di Batman, a suo dire, è "noiosa e pretenziosa, non c'era bisogno di apportare realismo psicologico ai lungometraggi. Parliamo di un bodybuilder che salta dai tetti dei palazzi". Secondo lui i cinecomic dovrebbero essere divertenti e spensierati come The Avengers e Iron Man.

"Sta cercando di essere un moderno Kubrick, ma farebbe meglio a cercare di essere un moderno Hitchcock".

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