L'amica geniale: i produttori sul valore della lingua italiana e del napoletano
Una serie di dichiarazioni rilasciate a Variety entrano ora più nel dettaglio della produzione di L'amica geniale
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
Una serie di dichiarazioni rilasciate a Variety entrano ora più nel dettaglio della produzione, in cui la componente della lingua italiana ha una sua specificità, che tuttavia è anche specchio dei tempi. Almeno questa è la convinzione di Lorenzo De Maio, agente alla Endeavor Content, che ha dichiarato:
Pensate a 3% su Netflix, uno show brillante in Portoghese, o Babylon Berlin in tedesco. Ho seguito L'amica geniale per molto tempo e credo che il pubblico americano sia pronto. Si va su Netflix o Amazon e si trovano dozzine di serie in tedesco. Le piattaforme streaming hanno portato molti contenuti locali ad un pubblico più vasto.
L'intera serie sarà in italiano, in dialetto napoletano, e si tratta di un ritratto realistico di questo mondo. Se l'avessimo fatta in inglese non credo che sarebbe apparsa genuina. Non sarebbe stata una rappresentazione veritiera di questa cultura. Parlare italiano e farlo in dialetto napoletano è qualcosa di molto specifico e legato all'ambiente e all'esperienza emotiva.
La HBO fin dall'inizio non solo ha accettato, ma ha incoraggiato qualcosa di autentico e unico. Il 70% della serie è parlato in una lingua e io stesso - che sono di Roma - non lo capisco. Parte della storia consiste nel crescere e nell'educazione di queste ragazze e una di loro diventa un'intellettuale che vuole scrivere libri e deve imparare l'italiano. L'italiano è una lingua completamente diversa dal napoletano.
Ancora Francesca Orsi, stavolta sull'adattamento dai romanzi:
Sappiamo che nel mondo donne di tutte le età hanno letto questi libri. Sono molto amati. E quindi siamo pronti alle critiche. La domanda per noi rimane come far ad espandere questa storia e assicurarci di attirare un pubblico al di là di quelli che hanno letto i romanzi. Se ci riusciamo e troviamo il cuore della storia per tradurlo in un medium visivo, allora possiamo trovare un pubblico che lo apprezzi. Molta della caratterizzazione dei personaggi avviene nei romanzi tramite la voce dell'autore. Come si cattura questo in un medium visivo? Era ciò che dovevamo capire e penso che ci siamo riusciti tramite molte inquadrature ravvicinate sugli occhi delle ragazze, sul modo in cui vivono emotivamente certe cose e le elaborano.
Cosa ne pensate? Lasciate un commento!
Nel cast della serie troviamo Elisa Del Genio (Elena) e Ludovica Nasti (Lila), che interpretano le protagoniste da bambine, e Gaia Girace (Lila) e Margherita Mazzucco (Elena), che interpretano le protagoniste da adolescenti.
Fonte: variety