La Warner Bros si affiderà all'Intelligenza Artificiale per stabilire su quali film abbia senso investire

La Warner Bros potrà impiegare tutti i dati e le analisi predittive del sistema per guidare l'iter decisionale per l'approvazione di un determinato progetto

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La Warner Bros ha siglato un accordo per l'impiego di un'intelligenza artificiale sviluppata da Cinelytic in grado di supportare gli executive della major nella gestione dei progetti.

Come spiega l'Hollywood Reporter grazie al contratto stipulato lo studio potrà impiegare tutti i dati e le analisi predittive del sistema per guidare l'iter decisionale per l'approvazione di un determinato progetto. La piattaforma online integrata è in grado di stabilire il valore di una star in qualsiasi mercato nonché le aspettative commerciali di un film tanto al cinema quanto nei vari flussi secondari (home video, tv e streaming).

Cinelytic è stata fondata quattro anni fa da Tobias Queisser e la piattaforma è stata costruita e sottoposta a un processo di beta testing per tre anni.

Chiaramente, il sistema non può determinare quale sarà la prossima sorpresa da un miliardo di dollari al box office, il nuovo Joker per intenderci e restare in casa Warner, ma si propone come strumento per ridurre il tempo che i dirigenti "perdono" in attività ripetitive e di basso valore fornendo dei parametri economicamente rilevanti per tutte quelle operazioni che hanno a che fare con la proposta, il marketing e la distribuzione di un film, inclusa la data di uscita.

Una IA che potrebbe rivelarsi molto utile nel contesto festivaliero (e dei relativi mercati collegati a questo genere di manifestazioni), situazioni dove gli studios si ritrovano nel bel mezzo di accese gare d'asta spendendo elevate somme di denaro avendo solo poche ore per valutare i vari lungometraggi (e i relativi rischi correlati).

Queisser spiega:

Il sistema può calcolare nello spazio di secondi quello che un uomo può valutare in giorni quando si tratta di valutazione di pacchetti cinematografici o valore di una star.

Sempre Queisser puntualizza che, in un contesto dove le decisioni "di pancia" sono fondamentali e vengono anche in un certo qual modo glorificate dalla narrativa stessa di Hollywood, la "storia" delle IA pronte a levare la componente umana (e posti di lavoro) non è corretta:

Parole come Intelligenza Artificiale suonano spaventose. Ma, allo stato attuale delle cose, una IA non può prendere delle decisioni di natura creativa. Sa fare i conti, capire le enormi mole di dati ed evidenziare dei pattern che, magari, sfuggono all'occhio umano. Per tutto il resto, per le questioni creative, c'è ancora bisogno di istinto, di pancia e di esperienza.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

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