La Torre Nera: Ron Howard e Brian Grazer parlano dei ritardi

Ron Howard e Brian Grazer spiegano perchè il progetto sulla Torre Nera è così colossale, e quali sono i motivi del rinvio dell'inizio delle riprese...

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La Imagine Entertainment celebra il suo 25esimo anniversario e, per l'occasione, Deadline ha intervistato Ron Howard e Brian Grazer, con i quali ha anche discusso dell'adattamento della Torre Nera, le cui riprese sono da poco slittate alla primavera del 2012.
 

DEADLINE: Perchè per La Torre Nera verranno realizzati addirittura tre film e due serie tv?
HOWARD: L'universo che Stephen King ha creato è ricchissimo. Fonde possibilità, estensione e avventure con delle storie irresistibili e davvero personali. Potevamo provare a forzare il tutto in uno, due o tre film. Ma la tv negli ultimi tempi è diventata audace e interessante, e ho capito di poterla usare a nostro vantaggio a livello creativo e soddisfare veramente le possibilità di questo universo di personaggi. Possiamo usare l'intimità della televisione quando appropriato, e la portata e l'ambizione del grande schermo per le idee fantastiche più grandi. Abbiamo scoperto elementi che probabilmente non troverebbero spazio nè sul grande schermo né in tv, ma che ci darebbero ottime opportunità narrative per dei giochi. Abbiamo dei gaming designer al lavoro, e sono molto entusiasti. E' un modo per usare tutti i media a nostra disposizione per provare a creare qualcosa che sia il più soddisfacente possibile. La Universal vede il tutto come un asset del quale la compagnia può beneficiare in molti modi diversi.

DEADLINE: Il mese scorso si rumoreggiava che la Universal potesse lasciar perdere La Torre Nera. Non è successo, però hanno spostato l'inizio della produzione. Come mai è così difficile iniziare?
HOWARD: La prima versione rappresenta un audace tentativo, si pensava di riuscire a realizzare il progetto in fretta, una produzione rapida, eravamo preoccupati principalmente per motivi metereologici. E' stato più drammatico per la gente là fuori che per noi. Avremmo preferito muoverci in quella direzione, ma eravamo comunque alla prima fase. C'era la consapevolezza che se non potevamo rispondere a tutte le domande dei partner coinvolti in maniera sensata, avremmo dovuto lavorare con una tabella di marcia leggermete più tradizionale.

DEADLINE: Vi è stato chiesto di ridurre il budget. Di quanto?
GRAZER
: Produco con Akiva Goldsman, che ha scritto la sceneggiatura in modo che fosse adeguata per i costi: ora la sta riscrivendo sempre per questo motivo. Senza fare numeri, i tagli non sono così profondi o radicali.

DEADLINE: Sarà Javier Bardem a interpretare Roland Deschain?
HOWARD: Ha detto che vorrebbe farlo. Abbiamo passato diverso tempo insieme. E' affascinato dal personaggio e ha un grande istinto per Roland. Spero che sia disponibile quando inizieremo.

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