La Torre Nera è il Santo Graal degli adattamenti da Stephen King secondo Mike Flanagan
Mike Flanagan, che in materia di adattamenti da Stephen King ha una certa esperienza, sogna di lavorare a La Torre Nera...
Da una parte c'è stato il tribolatissimo film del 2017, uno dei peggiori mai tratti da un'opera del Re del Brivido di Bangor. Un lungometraggio del cui fallimento sì è assunto tutte le colpe il produttore Ron Howard che, nel giugno del 2019, spiegava:
Sarebbe dovuto essere un horror. Invece si è trovato un questa posizione – tanto nelle nostre menti quanto in quelle dello studio – di progetto PG-13, una sorta di avventura di questo ragazzino. Abbiamo fatto un errore a non farlo più dark, prescindendo dal fatto che magari seguendo questa strada non avremmo proprio potuto farlo. Doveva essere più hard-boiled, più focalizzato su Roland e sullo studio del suo personaggio che di quello del ragazzino. Alla fine dei conti sarebbe stato più interessante. Abbiamo sempre avuto l’intenzione di aver accantonato qualcosa, di esserci trattenuti ed è stato proprio così.
Di La Torre Nera ha parlato, di recente, anche Mike Flanagan che, in materia di adattamenti kinghiani, ha una certa esperienza avendo già all'attivo Il gioco di gerald e Doctor Sleep ai quali va aggiunto il prossimo progetto, Revival.
Posso dare la stessa risposta della maggior parte dei fan di Stephen King. La torre nera sarà sempre la storia che amerei raccontare. Sarebbe come il Santo Graal. Una sfida produttiva enorme. Tanta gente di talento ci ha speso tempo, cuore, anima, sangue, sodure e ferite cercando di trovare un modo per adattarla.
Cosa ne pensate delle osservazioni di Mike Flanagan su La Torre Nera?
Vi ricordiamo che il regista sarà a breve su Netflix con The Haunting of Bly Manor, seconda stagione della serie antologica inaugurata due anni fa con The Haunting of Hill House. Ecco il primo trailer.