La tamburina: Michael Shannon pensava di non poter interpretare una spia

Michael Shannon rivela i motivi che lo hanno spinto ad accettare il ruolo di Kurtz nell'adattamento tv di La tamburina di John le Carré

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Che Michael Shannon sia uno degli attori più brillanti sulla scena cinematografica attuale è un dato di fatto: a sentire lui, candidato a ben due premi Oscar, c'è un ruolo che riteneva impossibile da interpretare: quello della spia. L'ex interprete di Boardwalk Empire ammette di non essere un grande fan del genere dello spionaggio, ma è rimasto affascinato dalla passione del regista Park Chan-wook e dalla sfida di interpretare la spia israeliana Martin Kurtz nell'adattamento televisivo di La tamburina di John Le Carré.

"Non pensavo di poterlo fare; immagino che sia per questo che mi ha incuriosito", dice Shannon a EW. "Se avessi pensato di poterlo fare, probabilmente mi sarei annoiato. Mi è sembrata una grande sfida perché è molto lontana dalla mia esperienza di vita. Non ho fatto o visto nessuna delle cose che Kurtz ha fatto o visto, quindi mi ha dato molte opportunità di usare la mia immaginazione e di riflettere su alcuni eventi a cui non avevo mai pensato tanto prima".

Per cercare di capire la mentalità e le motivazioni di quest'uomo che gli era molto estraneo, l'attore 44enne ha iniziato a mettere insieme la storia del personaggio, cercando di capire come fosse arrivato dove si trova.

"Non ho parlato con molte persone. Mi sono basato principalmente sulla lettura e sulla riflessione privata", ha detto Shannon. "Una delle cose più eccitanti del nostro lavoro è che puoi viaggiare nel tempo e in tutto il mondo, ampliando la tua prospettiva sulle cose. Il conflitto israelo-palestinese è sempre stato qualcosa di cui ero consapevole, ma non l'avevo mai considerato tanto quanto quando ho lavorato a questa serie, e questa è una grande opportunità e motivazione per essere consapevole delle cose e scavare più a fondo di quanto non faresti altrimenti."

La miniserie in sei puntate segue Charlie (Florence Pugh), una giovane attrice che, mentre è in vacanza in Grecia, incontra un misterioso sconosciuto di nome Becker (Alexander Skarsgård). L'uomo risulta essere un ufficiale dell'intelligence israeliana al servizio di Kurtz (Shannon). Gli uomini di reclutare Charlie per il ruolo più impegnativo di sempre: entrare come infiltrata in un gruppo terroristico palestinese.

Proprio come i loro personaggi in La tamburina, i tre attori hanno lavorato a stretto contatto, permettendo a Shannon di riunirsi con Skarsgård e, per la prima volta, di lavorare con Pugh.

"È un attore esplosivo ed è davvero una splendida persona", dichiara Shannon a proposito della sua costar, con cui nel 2010 girò il film 13 - Se perdi... muori. "Non vedevo l'ora di tornare a lavorare insieme a lui e costruire questo rapporto. È una relazione affascinante, quella tra questi due personaggi. C'è una sorta di rispetto reciproco, ma da parte di Becker c'è anche il tentativo di prendere le distanze da questo mondo in cui Kurtz sta cercando di trascinarlo, che è sempre una dinamica interessante."

Nel frattempo, Shannon elogia Pugh, che possiamo attualmente ammirare al fianco di Chris Pine in Outlaw King su Netflix e che vedremo, prossimamente, nell'adattamento di Piccole Donne di Greta Gerwig. "Ha lavorato senza sosta da alcuni anni a questa parte, ma penso si farà notare molto in futuro, perché è davvero sensazionale", dice sulla collega britannica.

La tamburina ha debuttato sulla BBC lo scorso 28 ottobre, mentre il primo episodio verrà trasmesso sulla AMC stasera.

Fonte: Entertainment Weekly

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