La sceneggiatura del sequel di Baby Driver è pronta!

Edgar Wright ha completato la sceneggiatura del sequel di Baby Driver, in attesa dell'uscita di Last Night in Soho

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Edgar Wright sta aspettando di poter portare in sala la sua ultima fatica, Last Night in Soho, pellicola che la Universal ha rimandato dal 23 aprile al 22 ottobre, ma, in un nuovo intervento proposto da Variety, il filmmaker inglese ha potuto parlare del sequel di un suo recente, e celebre, film, ovvero Baby Driver.

Wright ha rivelato al magazine che il rumoreggiatissimo sequel di Baby Driver ha una sceneggiatura.

È scritta. In realtà ho scritto addirittura tre bozze. È divertente perché sui social ci sono i fan che mi domandano “Ma cosa succede a bla bla bla”?, ma sai, c'è questa pandemia in corso e ci sono cose che vanno decisamente oltre il mio potere.

Insomma, prima dell'uscita di Last Night in Soho è difficile che si abbiano aggiornamenti ulteriori, ma la cosa positiva è che almeno il film è scritto.

Baby Driver è uscito nel 2017, ha incassato 226.9 milioni di dollari in tutto il mondo (è costato 34 milioni) e ha ottenuto recensioni molto positive (oltre che tre nomination all’Oscar).

Ecco, a seguire, la sinossi della pellicola:

Un giovane pilota si presta a fughe criminali, affidandosi nella guida al ritmo incalzante della sua musica preferita, per essere il migliore nel campo. Costretto a lavorare per un boss, metterà a rischio la vita, la libertà ed il suo amore a causa di una rapina destinata al fallimento.

Quando alla sua prossima opera, Last Night in Soho, Edgar Wright lo ha così descritto qualche settimana fa:

Lo sento molto diverso da tutti i miei altri film. Ma al tempo stesso mi sono sempre piaciuti questi film, che partono in un modo e lentamente cambiano diventando qualcos’altro, molti dei miei film sono così. Last Night in Soho parte con un’accezione particolarmente psicologica ma poi lentamente inizia a diventare più intenso man mano che va avanti. Mi piace cercare di arrivare a fare film in generi che non ho ancora esplorato e, in questo caso, c’è un particolare genere di horror psicologico degli anni ’60 e ’70 che ha un tocco quasi lirico. Ed è proprio quello il linguaggio visivo che sto cercando di usare.

Quanto attendete baby Driver 2 di Edgar Wright? Ditecelo nei commenti!

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