La produttrice di Avengers: Endgame sulle possibilità del film agli Oscar e il futuro dell'MCU

La produttrice di Avengers: Endgame parla delle possibilità del film agli Oscar, oltre che del futuro dopo il culmine di questi primi dieci anni

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Quante possibilità ha Avengers: Endgame agli Oscar? Dopo le 7 nomination e 3 vittorie di Black Panther, le aspettative sono ovviamente alte, anche perché il film rappresenta il culmine di un percorso di 23 film. Secondo la produttrice esecutiva Trinh Tran, che ha parlato con Comicbook.com, la speranza è che Endgame venga percepito dall'Academy come la conclusione di un unico viaggio, anche a livello produttivo:

È la fine di una saga, per noi, che è durata oltre dieci anni. Personalmente, è stato un viaggio molto personale, perché il film è stato costruito con tutti i dettagli collegati agli altri film: 23 pellicole che conducono a Endgame. Con tutto il lavoro che abbiamo fatto per questi film, per questi personaggi, tutto l'investimento che abbiamo fatto a livello creativo... rendono questa storia qualcosa di unico nel suo genere.

Dovrebbe essere giudicato sia come film a sé sia come conclusione di un percorso. È collegato direttamente a Infinity War, perché chiude quella storyline. Ma Infinity War è un film dedicato a Thanos, è separato da Endgame in questo senso. Ed Endgame è il culmine di un percorso, ma anche la storia di come questi personaggi decidono di unire le forze per fermare Thanos e mettere fine a tutto questo.

C'è una statuetta alla quale la produttrice pensa in particolare, quella per la miglior colonna sonora ad Alan Silvestri:

Sono fiera di tutte le maestranze che hanno lavorato al film, si sono impegnati tutti tantissimo e vorrei fossero premiati tutti. Ma Alan Silvestri è veramente fantastico. È difficile scegliere una categoria, sono tutte uniche. Ma come ho detto, Alan è incredibile e abbiamo lavorato con lui per tanti anni ormai, in questo film la musica è davvero emozionante e si collega ai personaggi e alla storia, è perfetta per Endgame.

E sebbene lo stesso Robert Downey Jr. abbia abbassato le aspettative per una possibile candidatura come migliore attore, la produttrice non nega di sperarci:

Adoro il Tony Stark di Robert, e penso che questa sia l'ultima volta che lo abbiamo visto sullo schermo. Quindi sono convinta che meriti un riconoscimento per aver lavorato a questo personaggio per un intero decennio. Ma so anche che è molto umile e che ritiene che sia un film corale, ci sono tanti personaggi e tanti talenti coinvolti. Mi sembra giusto. Non è un film su Tony Stark, ma su 64 personaggi.

Parlando a CinemaBlend, la produttrice pensa al futuro e conferma che un progetto come la Saga dell'Infinito non arriverà al cinema per diverso tempo:

Il nostro focus, al momento, è lavorare ai film della Fase 4. Ovviamente sono storie inedite, eccitanti, diverse e che potranno connettersi con il pubblico come gli altri film precedenti. Dieci anni fa, il nostro sogno era fare film del livello di Infinity War ed Endgame. Quando abbiamo iniziato il nostro percorso ovviamente non sapevamo dove saremmo andati a finire, ma è incredibile sapere di essere arrivati a fare tutto questo.

Ora, sarebbe fantastico se tra dieci anni riuscissimo nuovamente a raggiungere un livello simile, sarebbe davvero un sogno poter continuare a costruire un simile tessuto connettivo all'interno dell'Universo Cinematografico Marvel. Questa volta ci saranno anche le serie per Disney+: sarebbe fantastico tra dieci anni arrivare a qualcosa di simile.

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