La prima versione di The Witcher 3 su Nintendo Switch era molto diversa dal risultato finale
The Witcher 3: Wild Hunt Complete Edition è stato un piccolo miracolo per Nintendo Switch, ma le cose non sono andate bene sin dal principio
Nonostante le inevitabili limitazioni tecniche, la versione portatile delle avventure di Geralt riesce non solo a difendersi bene dal punto di vista estetico, ma stupisce e coinvolge per la quantità di dati compressi all'interno di una semplice scheda di gioco.
Dopo aver lavorato alla prima versione del porting, il gioco andava a 10 fotogrammi al secondo, occupava il 50% della memoria in possesso di Nintendo Switch e pesava 20GB in più della scheda di gioco... Abbiamo lavorato instancabilmente per un anno per riuscire a far andare The Witcher 3: Wild Hunt a 30fps senza perdere troppo di quel dettaglio grafico tanto caro ai fan.
Dopotutto, possiamo resistere a qualche texture ambientale meno dettagliata e a qualche calo di frame nelle situazioni più concitate, ma l'esperienza messa in piedi da CD Projekt Red va ben oltre i limiti tecnici. Poter esplorare il mondo ideato da Andrzej Sapkowski su Nintendo Switch, soprattutto in versione portatile, è davvero una delle migliori esperienze videoludiche dell'anno e tutto questo è stato possibile solo grazie al valido lavoro di Matthew Karch e di tutto il team di Saber Interactive.
Voi avete già avuto occasione di saltare in groppa a Rutilia e di gettarvi nei boschi insieme allo Strigo, oppure non vi siete fidati a recuperare The Witcher 3: Wild Hunt Complete Edition al lancio?
Fonte: GoNintendo