La parola a Simon Kinberg

Simon Kinberg, sceneggiatore di X-Men 3, parla della sua esperienza nella lavorazione del film, di come gli attori abbiano lavorato con il nuovo regista Brett Ratner, ma anche dei temi e della storia...

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Fonte: filmforce.ign.com

Insieme allo scrittore Zak Penn, l’inglese Simon Kinberg è lo sceneggiatore di X-Men 3. Ha già lavorato ad altre due collaborazioni fra la 20th Century Fox e la Marvel, I Fantastici Quattro e Elektra. Mentre X3 è circa a metà delle riprese per la sua uscita prevista il 26 maggio 2006, Simon ha concesso a IGN FilmForce questa interessante intervista sul film, su Brett Ratner e sulla Marvel.

IGN FilmForce: Ora che X-Men3 è a metà delle riprese, quali pensi siano state fino ad ora le sfide più grandi che la produzione ha dovuto affrontare? E cosa è andato meglio del previsto?

Simone Kinberg: Le sfide sono le stesse per tutti i film. L’unica differenza è che questo è il più grande a cui abbia mai lavorato. Penso che la sfida più grande dal punto di vista della sceneggiatura sia stata assicurarsi di aver cura di ogni personaggio. Ci sono dieci o undici personaggi principali in questo film che richiedono tutti tempo e approfondimento.
Per rispondere alla seconda domanda, penso che questo film sia molto più emozionante di quanto abbia mai immaginato. Ci sono momenti davvero struggenti in questo film. E le interpretazioni sono talmente buone, oltre le mie più rosee aspettative.

IGN: Il regista Brett Ratner non è stato proprio accolto con un’approvazione universale da parte dei fan, specialmente considerando l’accoglienza piuttosto calorosa che i film di Bryan Singer hanno avuto. Quali punti di forza pensi che Ratner abbia portato a questo progetto e i fan dovrebbero conoscere?

Kinberg: Beh, innanzitutto Brett parte da un’amore per i fumetti. Ha un immenso rispetto per l’universo di X-Men. Ha anche molto rispetto per i film di Bryan, quindi non sta cercando di creare una struttura completamente diversa. Resta leale al tono dei primi due film, ma sta facendo questo film più viscerale e commovente. Dal momento che stiamo trattando una delle storie più intense nella storia degli X-Men, sa quanto importanti siano le emozioni. E gli attori gli hanno davvero risposto. Aspettate di vedere Famke Janssen [Jean Grey/la Fenice, ndt]. Davvero mozzafiato.

IGN: Alcuni fan hanno anche espresso il dubbio che X-Men 3 sia troppo pieno di personaggi. Ma questi sono “guest star” (ad esempio l’Uomo Multiplo e Moira MacTaggert) solamente come “easter egg” per i fan? Un po’ come Dick Tracy includeva molti cameo ma la storia era comunque concentrata su tre o quattro personaggi?

Kinberg: Non credo che il nostro film sia strapieno di personaggi… Sarebbe come dire che i fumetti sono troppo affollati di personaggi. Questo film si svolge nell’universo degli X-Men, così quando ci serve un genetista, sarà Kavita Rao invece di qualche dottore ignoto e senza nome. Questo film ha un copione più vasto dei primi due, quindi c’è spazio per più personaggi. Pensate a quanti personaggi c’erano ne Il Ritorno del Re o La Vendetta del Sith. Detto questo, non c’è comunque spazio a sufficienza per tutti i personaggi maggiori, per cui alle volte dobbiamo fare dei sacrifici. E’ il caso di Gambit. Sono un grande fan di Gambit, ma sapevamo che non c’era abbastanza spazio per rendergli giustizia, per cui dovrà aspettare X4.

IGN: Poiché so che non puoi parlare della trama del film nei dettagli, quale diresti che è la tematica di X-Men 3?

Kinberg: Una delle grandi cose che Bryan ha fatto con i primi due film è stata dargli un significato. Ha capito la metafora del fumetto, e la ha tradotta sullo schermo. Questo film prosegue alcuni dei temi universali di X-Men, come l’alienazione, la persecuzione e la lotta per l’eguaglianza. Ma dal punto di vista emotivo, parla anche di cosa succede quando qualcuno che ami perde totalmente il controllo [si riferisce a Jean Grey che resuscita nei panni della Fenice Nera, ndt]. Come puoi aiutarlo? Quando è troppo tardi?

IGN: E’ stato rivelato/vociferato che certi personaggi moriranno in X3 [se volete saperne di più su questi rumors, fate un giro sul forum di superherohype.com e leggete qualche topic, con il rischio di grossi SPOILER!!, ndt]. Perché avete pensato che fosse necessario fare questo?

Kinberg: So cosa si dice ondine. Qualcosa è vero. In gran parte no. Tutto ciò che posso dire è che la morte è parte della vita. Uno dei momenti della mia infanzia che ricordo più chiaramente è stato quando Obi One è morto. …
IGN: Molti fan pensano che Nightcrawler abbia rubato la scena in X2. Quale personaggio pensi avrà l’impatto maggiore in X3?

Kinberg: Penso che abbiamo un gruppo di nuovi ottimi personaggi. Se devo sceglierne uno, dico Bestia. E’ incredibile. E Kelsey Grammer è straordinario in quel ruolo. Così come è perfetto per Fresier, il ragazzo è nato per interpretare HankMcCoy. La voce, gli occhi, l’intelligenza, il pathos nella sua voce, anche il modo in cui cammina.

IGN: X-Men 3 getta le basi per un X-Men 4 o uno spin-off su Wolverine? O questa è davvero la fine della serie di X-Men?

Kinberg: Non abbiamo steso lo script con il prossimo film in testa. Ma certamente non è la fine della serie. So che loro [la 20th Century Fox e i Marvel Studios] hanno in programma di fare il film di Wolverine e altri film di X-Men. Abbiamo scritto il film come la fine di una trilogia, la fine di un ciclo. Il prossimo film comincerà un nuovo ciclo.

IGN: Come si compara la tua esperienza in X-Men 3 con quella nei Fantastici Quattro?

Kinberg: Molte persone erano le stesse. Lo studio, la produzione. Ma la mia esperienza è stata molto differente. Nei Fantastici Quattro ero l’ultimo sceneggiatore, dopo che quindici altri scrittori ci avevano lavorato. Mi sono avvicinato al film circa un mese prima della produzione, per cui gran parte del film era già bloccata. Ciò che abbiamo fatto è stato definire Marc Frost. In X-Men, non c’era una parola scritta prima che fossi assunto. Ero il primo sceneggiatore, quindi partivo da zero. Poi ho iniziato a lavorare con Zac [Penn, co-sceneggiatore], e abbiamo scritto insieme in tutta la produzione. E’ tutta un’altra cosa quando sei lì all’inizio, a metà, e alla fine. Inoltre, questo film è il terzo di un franchise consolidato con un tono molto chiaro, mentre I Fantastici Quattro era il primo film, quindi c’era molta più impostazione.

IGN: Hai lavorato con la Marvel un po’ di volte. Hai in progetto di lavorare ancora su altri progetti Marvel, come quelli esposti dalla Paramount?

Kinberg: Sto sicuramente parlando con quella gente per altri progetti. Sono cresciuto su quei fumetti, e non c’è niente di più bello per me che avere l’opportunità di portare alla vita questi personaggi. [I responsabili dei Marvel Studios] Avi Arad e Kevin Feige sono stati di grande supporto fin dall’inizio, anche prima che ottenessi il mio primo impiego in questo ambito. Quindi sì, mi piacerebbe continuare a lavorare con loro. Sono come una famiglia.

IGN: Hai in progetto di realizzare un fumetto Marvel?

Kinberg: Nessun progetto per ora. Ci sono troppi ottimi fumettisti là fuori, preferisco rimanere un fan.

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