La Paramount ha sospeso a tempo inedifinito il franchise di Terminator

A quanto pare, gli incassi cinesi non sono riusciti a garantire un futuro al franchise di Terminator

Condividi
Pareva che, una volta superata la soglia dei 400 milioni di dollari grazie al mercato cinese, il prosieguo del franchise di Terminator fosse assicurato.

Invece, malgrado un box office worldwide di 440 milioni di dollari, Terminator: Genisys verrebbe percepito come un fallimento dalla Paramount e dalla Skydance che avrebbero deciso di sospendere la saga a tempo indefinito.

La notizia arriva grazie a un articolo dell'Hollywood Reporter focalizzato sui "danni" effettuati da tutti quei "finanzieri" e "investitori" che, attratti dalle possibilità economiche che la Mecca del Cinema offre, traghettano le loro attività in ambito cinematografico (l'unica major a lavorare praticamente in proprio è la Disney) senza alcuna esperienza.

Ma, come afferma un anonimo veterano del settore dalle pagine dell'outlet "Pensano tutti che i film crescano sugli alberi e che possano piantare anche loro lo stesso seme degli studios".

Come nel caso della Skydance di David Ellison - figlio di Larry Ellison della Oracle - che, partito quasi "below the line" con i successi di Il Grinta e Mission: Impossible - Protocollo Fantasma, è poi uscito allo scoperto questa estate per la promozione del nuovo Terminator, destinato a diventare, per utilizzare le sue parole, un universo cinematografico in stile Marvel fatto di sequel e programmi televisivi.

Con gli esiti che ci troviamo oggi a commentare.

Eppure, nello specifico di Ellison, le opinioni sono contrastanti. Se, da una parte, un anonimo insider afferma che "Ellison ha imparato una lezione, non ha voluto ascoltare nessuno" c'è anche chi, invece, sottolinea come il miliardario trentaduenne sia stato fondamentale nel salvare una pellicola come World War Z, che pareva destinata all'insuccesso e, invece, ha incassato ben 540 milioni di dollari, nonché gli ultimi due Mission: Impossible. Una fonte collegata al neo-produttore rivela al THR che "È la persona che ha imparato più velocemente questo mestiere che mi sia mai capitato di vedere. Riconosce i propri errori, contrariamente a molti altri".

Dove stia la verità non lo sappiamo.

Al momento l'unica certezza è che, allo stato attuale delle cose, dobbiamo salutare il franchise di Terminator con un "Hasta la vista, baby", in attesa di un altro, eventuale "I'll be back".

Continua a leggere su BadTaste