La Nave di Teseo acquisisce il 66% delle quote di Oblomov, la nuova casa editrice di Igort

La casa editrice La Nave di Teseo ha finanziato il progetto Oblomov, di Igort, e ne detiene il 66% delle quote

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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RETTIFICA (16/05/2017, ore 16:18): 

Oblomov è una realtà indipendente, un marchio creato e di proprietà di Igort con sede operativa a Bologna, una redazione internazionale e con la direzione dello stesso Igort. La Nave di Teseo ha finanziato il progetto e ne detiene il 66% delle quote ma Oblomov non è una sua etichetta e non è una sua collana.

Vi abbiamo già parlato di Oblomov Edizioni, marchio creato da Igort e divenuto una vera e propria casa editrice dopo la fine della sua avventura con Coconino Press. Ora apprendiamo che La Nave di Teseo ha acquisto il 66% delle quote di Oblomov; le restati appartengono invece a Igort, direttore editoriale.

Elisabetta Sgarbi, direttrice e fondatrice di La nave di Teseo, ha spiegato:

Quando Igort mi ha chiamato per illustrarmi il progetto, la mia reazione è stata immediata e positiva. Igort è un autore che mi è sempre piaciuto, ha un’apertura mentale vicina alla mia. Ho guardato con curiosità al mondo della graphic novel e ho sempre seguito con ammirazione il suo lavoro come editore, come autore e come artista, complici anche amicizie comuni come Toni Servillo o Franco Battiato.

È un arricchimento in un ambito editoriale in crescita e quanto mai in linea con le passioni del “capitano” della Nave di Teseo, Umberto Eco. […] La Nave ha deciso di finanziare interamente Oblomov, ripartendo così il capitale, con il 67% alla Nave di Teseo mentre Igort rimane proprietario del 33% in quanto responsabile delle scelte editoriali.

Lo stesso Igort ha aggiunto:

Oblomov è un editore pigro, non inonderà di titoli gli scaffali, sarà una produzione media di circa 35 titoli l’anno, a partire da agosto.

[…] Ora il volume d’affari della graphic novel ha superato quello del comic book e l’Italia è diventato quarto mercato mondiale. Quando abbiamo cominciato vendevano più i fumetti americani, poi i giapponesi e i francesi. In 4 o 5 anni siamo riusciti a imporre gli italiani come bestseller. […] È un sistema quasi maieutico in cui l’editor aiuta l’autore a partorire la storia, fa da coach. Per noi il libro inizia quando comincia l’idea e finisce anni dopo nelle mani del lettore.

Oltre alla collana ammiraglia Oblomov propone diverse novità. Ci sarà una collaborazione con autori importanti che verranno pubblicati su libri grandi come long playing: un racconto e una dozzina di illustrazioni. Rilanciamo anche l’idea della micronarrazione e una ricerca su quello che è il seriale.

[…] Il primo libro sarà Quaderni giapponesi: Il vagabondo del manga ma stiamo anche per lanciare il manhua, manga cinese, dalla qualità grafica strabiliante che viene dalla grande tradizione pittorica. E l’anno prossimo una grande produzioni di nuovi autori italiani.

Il connubio verrà presentato al prossimo Salone Internazionale del Libro di Torino (18 - 22 maggio), dove lo stand di La Nave di Teseo ospiterà i loghi delle due realtà editoriali.

Il prossimo agosto, inoltre, sarà disponibile il secondo volume di Quaderni giapponesi, intitolato Il vagabondo del manga.

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Quaderni giapponesi: Il vagabondo dei manga, disegno di Igort

Fonte: Corriere della Sera

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