La morte può attendere, maestro di spade critica il combattimento nel film di James Bond: "Davvero terribile"

Un maestro di spade analizza la scena di combattimento in La morte può attendere, attribuendole un voto di 3/10.

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La morte può attendere, uscito nel 2002, è il quarto e ultimo capitolo del James Bond interpretato da Pierce Brosnan. Nonostante le critiche incerte, il film andò bene al botteghino.

In un recente video per Insider, il maestro di spade Dave Rawlings ha commentato il combattimento tra Bond e il villain Gustav Graves. E la scena, colma di errori e inaccuratezze, non ha ottenuto affatto la sufficienza:

Subito, il primo attacco è questo grande: "Mi giro verso di te ed espongo la mia schiena" e la distanza è così pessima che avrebbe potuto essere colpito alla schiena.

[...] Qui è dove diventa davvero terribile. C'è questa idea folle che in qualche modo le spade a due mani siano delle armi pesantissime e sgraziate. Non lo sono. Puoi muovere una spada a due mani molto più velocemente e con molta più destrezza di quello che puoi fare con uno spadino. È bilanciata come qualcosa da maneggiare con una mano sola, ma hai il vantaggio di poterla muovere intorno alla posizione della mano in avanti.

Conclude il maesto:

Anche la tecnica più barbarica della spada a due mani... il colpo d'ira... non viene eseguito in modo sconsiderato. È una meccanica, un modo per reclamare lo spazio di fronte a te. I colpi ampi non servono a nessuno e rappresentano molto male lo strumento.

Dave Rawlings attribuisce al combattimento un voto di 3/10.

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