La Fox rivoluziona il processo di produzione dei pilot stagionali

Kevin Reilly, presidente della Fox Entertainment, illustra il nuovo processo produttivo che modificherà il modo di sviluppo dei pilot stagionali

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RIP stagione dei pilot.

Con il sempre maggiore consolidamento della programmazione dei cable network, che nel 2013 ad un'offerta di qualità ha anche accostato degli ottimi ascolti (basti pensare ai record di Game of Thrones, The Walking Dead, Breaking Bad), e con la rivoluzione nella trasmissione delle serie tv inaugurata da Netflix, uno scossone si rende necessario nelle politiche di produzione dei broadcast network. Almeno questa è l'opinione del presidente della Fox Entertainment Kevin Reilly, che progetta di abolire la classica, e a suo parere anacronistica, stagione dei pilot in favore di un sviluppo e produzione di progetti basato su presupposti diversi.

Il sistema tradizionale di trasmissione e programmazione è stato sviluppato in una diversa era. Praticamente è un miracolo che si riesca a produrre qualcosa di qualità in un contesto del genere. Riteniamo esista un modo di procedere migliore e più d'aiuto ai talenti.

I dati parlano di un significativo mutamento nel metodo di fruizione dei programmi, sempre più seguiti tramite servizi di video-on-demand o attraverso lo streaming di canali alternativi come la piattaforma di Hulu. Nel primo caso si parla di un incremento del 44% nell'ultimo anno, mentre nel secondo addirittura del 55%. In un contesto del genere valutare, come fino ad ora, il successo o meno di uno show in base ai telespettatori del pilot e delle immediate puntate seguenti diventa inutile se non controproducente. Sempre più i risultati emergono infatti sul lungo termine. A questo proposito Reilly sottolinea che:

La coda dei 30 giorni sta diventando sempre più grande e consistente, in particolare per i servizi on-demand.

A ciò si aggiunge la sfida sempre maggiore con i cable network e con i nuovi metodi di fruizione dei programmi tv. Una serie di circostanze che rende insensato, secondo il presidente della Fox Entertainment, proseguire con la produzione del classico pilot da sottoporre ad approvazione, produzione e trasmissione, sempre con la spada di Damocle degli ascolti immediati da soddisfare:

Non farò dichiarazioni su ciò che gli altri dovrebbero fare. Per la Fox credo che dovremmo costruire un modo più vicino ai talenti di realizzare le cose... il che ci darà una maggiore manovrabilità e flessibilità nella programmazione e nel marketing. (...) stiamo abbandonando la stagione dei pilot, non i pilot, che rimangono comunque un valido strumento, soprattutto per le comedy sotto il profilo della chimica interna.

Ottimi propositi, ma in concreto cosa comporteranno? Nell'immediato una riduzione del quantitativo di pilot da ordinare per la finestra da fabbraio ad aprile, con il conseguente slittamento delle riprese da luglio a settembre.

Invece di realizzare 10 pilot sperando di trovare una serie da mandare in onda, mi piacerebbe arrivare al rapporto di uno a uno.

In poche parole, concentrarsi più sulla qualità che sulla quantità. Inoltre verrà dato maggior tempo e maggior respiro per la produzione dei pilot e, nel caso delle serie più incentrate sulla mitologia interna e dunque sulla trama orizzontale (non procedurali insomma) si provvederà a ridurre il numero degli episodi stagionali rispetto ai circa 22 attuali. A questo proposito Reilly precisa:

Gli show che sono più complessi otterranno benefici da una produzione più compatta. È davvero inusuale che un creatore sappia esattamente dove si troverà alla fine di una stagione da 22 episodi. La sfida riguarda un gruppo di persone di talento che dormono quattro ore a notte e hanno a che fare con una macchina da 100 milioni di dollari e centinaia di persone coinvolte nella produzione, e a quel punto è un attimo smarrire la bussola. Quando invece si devono realizzare solo 13 episodi allora si può sentire di avere un maggior controllo sulla nave.

Tra i pilot attuali programmati alla Fox si può inserire senza troppi dubbi l'atteso Gotham, ma anche le comedy Fatrick e Cabot College, per i quali la conferma dell'ordine dovrebbe arrivare il prossimo mese. Tra le altre spiccano i drama Hieroglyph e The Middle Man, e la comedy Mulaney.

Fonti: Deadline / Variety

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