La FOX ha respinto ogni accusa fatta dall'attore Frank Sivero nei confronti della produzione de I Simpson

I legali della FOX hanno risposto ufficialmente alle accuse fatte dall'attore Frank Sivero nei confronti dei creatori e della produzione de I Simpson

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A distanza di oltre cinque mesi dalla diffusione della notizia, la FOX ha finalmente risposto alle accuse mosse da Frank Sivero nei confronti della serie I Simpson.
L'attore ha infatti fatto causa allo show sostenendo che il personaggio di Louie sia stato ideato ispirandosi, senza autorizzazione, a quello da lui creato e interpretato nel film Quei bravi ragazzi, diretto da Martin Scorsese (qui i dettagli delle accuse).

Lo studio ha ora risposto tramite i propri legali che le persone imputate "negano espressamente che il personaggio Louie nella serie I Simpson sia basato sul querelante o su ogni altro personaggio abbia mai interpretato", e che ci siano delle responsabilità nei suoi confronti per quanto riguarda i motivi esposti nella denuncia o in ogni altra sede.

La FOX ha richiesto che il caso venga archiviato per sempre e venga respinta la richiesta avanzata da Sivero, che richiedeva circa 250 milioni di dollari, visto che non esiste alcuna prova reale che il gangster Louie sia ispirato al personaggio di Frankie Carbone. I legali della casa di produzione hanno poi sottolineato che Sivero ha comunque fatto trascorrere troppo tempo prima di compiere un'azione legale, facendo così trascorrere i termini previsti per una causa di questo tipo.
Nonostante la somiglianza tra i due personaggi, l'attore avrebbe anche un altro problema: probabilmente non riuscirebbe a dimostrare che non siano stati Scorsese e lo sceneggiatore Nicholas Pileggi a creare il personaggio di Frankie.

Louie è apparso per la prima volta nella serie animata della FOX nell'ottobre 1991 ed è presente in circa una dozzina di puntate. I legali della FOX, infine, sostengono che I Simpson spesso si sono ispirati a persone reali per farne delle parodie, elemento concesso dalla legge americana, e che sia praticamente impossibile dimostrare che il produttore esecutivo James L. Brooks abbia ammesso che lo show abbia ottenuto il suo successo in parte grazie all'attore e fosse disposto a realizzare un altro progetto insieme a lui, come sostenuto da Frank nelle carte presentate quando ha inizialmente fatto causa allo show.

Fonte: Deadline

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