La fine di Halloween?

Con 31 milioni in quattro giorni, Halloween di Rob Zombie è ufficialmente un grande successo per la Weinstein, eppure fonti ufficiali dichiarano che la saga si concluderà qui. Cerchiamo di capirne di più...

 

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Fonte: Slashfilm.com

Il weekend del Labor Day si è concluso decretando definitivamente il successo di Halloween al botteghino americano. Sono 31 i milioni incassati in quattro giorni, e si tratta ufficialmente della maggiore apertura per un film nel weekend del Labor Day, record precedentemente detenuto da Transporter 2 con 20 milioni.

Il film, discusso remake di un cult diretto da John Carpenter, ha ottenuto recensioni sostanzialmente negative (su Rottentomatoes si deve accontentare di un misero 22%), ma questo non ha fermato i fan dall'andare al cinema. La notizia schockante è che, nonostante il grande successo, nessuno sembra intenzionato a realizzare un sequel, o forse... un remake del sequel (la saga di Halloween, iniziata nel 76, arriva fino al capitolo 8!).

Il produttore Bob Weinstein ha infatti dichiarato che probabilmente la saga si fermerà qui: "Mai dire mai... Però dovrebbe essere qualcosa di molto, molto diverso". E' quindi questa la fine di Michael Myers? A intuito, ci viene da dire di no. Forse i Weinstein non sono contenti del lavoro svolto da Zombie, delle critiche negative e delle pretese dei fan, ma sappiamo bene che in questi casi sono i soldi a parlare.

Halloween è costato 15 milioni e ne ha incassati già il doppio; negli USA, potrebbe benissimo raggiungere un incasso complessivo superiore agli 80 milioni, che worldwide diventano molti di più, senza contare l'home video. Insomma, sarebbe davvero strano se Bob Weinstein non trovasse "qualcosa di molto, molto diverso" per il prossimo film. Resta da vedere se Rob Zombie, che ha un contratto per altri due film con la Weinstein Company, sarà interessato a dirigere il film. Questa eventualità sembra molto più lontana: il regista ha dichiarato di non essere interessato a un sequel, e molto probabilmente non vorrà ripetere l'esperienza travagliata di questo film

proposito di Rob Zombie, ecco una curiosità. In un'intervista rilasciata nel 2002 in occasione dell'uscita di The Texas Chainsaw Massacre, Zombie ha definito i remake "la cosa peggiore che un cineasta posso fare". Tutta l'intervista, che ritrovate qui, prosegue con toni non proprio amorevoli nei confronti di quei cineasti. E abbiamo visto come è andata a finire... Ma ormai il suo è un nome affermato nel campo horror, e con questo remake farà un sacco di soldi, quindi probabilmente gli interessa poco la coerenza.

Tornando al nostro film, aspettatevi un qualche annuncio ufficiale sul sequel, con un altro nome alla regia. E, prevedendo come funziona il mercato, non è assurdo pensare che dopo questo successo la moda si diffonda e anche altri cult horror vengano "rivisitati". Venerdì 13, Nightmere... Quale sarà il prossimo?

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