La fiera delle illusioni - Nightmare Alley, le reazioni social della critica parlano di Oscar
Sono online le prime reazioni social della critica americana a La fiera delle illusioni - Nightmare Alley di Guillermo del Toro
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Clayton Davis - Ci sono due film dentro Nightmare Alley. Uno rende Bradley Cooper l'atteso e meritevole vincitore di un Oscar. L'altro mette un'altra statuetta sullo scaffale del regista visionario Guillermo del Toro. Potrebbe essere entrambi, uno o nessuno per l'Academy. Ma come minimo, la corsa all'Oscar per le scenografie è chiusa.
Ramin Setoodeh - Bradley Cooper verosimilmente otterrà la sua quinta nomination all'Oscar per la recitazione in Nightmare Alley.
Robert Daniels - Nightmare Alley mi ha lasciato molto poco impressionato. Non penso che un film così cupo da non farmi vedere i volti degli attori - c'è un punto in cui ho dovuto strizzare gli occhi per vedere un ballerino di tip-tap nero - significhi fare un film noir. Ombre cupe, ok. Indistinguibile, no. Era troppo lungo e Bradley Cooper non mi ha detto nulla. Questa versione è molto più tetra dell'originale, ma mi ha fatto provare qualcosa? Eh. Il migliore per me è stato David Strathairn. Capisce sempre i picchi emotivi di una scena. Cate Blanchett di poco inferiore a lui.
Erik Davis - Nightmare Alley ossessiona e seduce nel modo in cui ti trascina nella storia di un uomo che si perde nella sua stessa truffa a lungo termine. Costantemente disturbante e molto avvincente fino alla fine - le scene tra Bradley Cooper e Cate Blanchett sono fantastiche. Deliziosamente vecchio stile.
Kevin Polowy - Nightmare Alley è carino, dark e cupo e inquietante, Bradley Cooper è veramente bravo come truffatore che bacia mezzo cast mentre Cate Blanchett ruba la scena come sempre ma la vera protagonista è l'architettura classica di Buffalo, la neve costante, le scenografie incredibili.
Erick Weber - Costruito in maniera immacolata, Searchlight ha un film da cinque stelle, perfetto contendente per gli Oscar. Guillermo del Toro l'ha fatto di nuovo, ottenendo l'interpretazione migliore di sempre da Bradley Cooper, con una fotografia stellare e un montaggio perfetto, l'ultimo film da premi ad arrivare in corsa ed è un grande, grandissimo vincitore.
Kyle Buchanan - Cate Blanchett giganteggia sopra Nightmare Alley, trattando l'incredibile scenografia del film come se fosse fatta apposta per farvi sgattaiolare dentro la sua femme fatale. Sgattaiolerà nei divani, sulle scrivanie, sui muri, su Bradley Cooper, in aria...
Chris Evangelista - Nightmare Alley è fantastico. Un film pieno di serate cupe e piovose, spettacoli di freak, artisti dell'inganno, e Cate Blanchett seducente che fuma sigarette. Siamo veramente ad altissimi livelli stilistici. Blanchett è sia dannatamente sexy che gelida come il ghiaccio. È il sogno di un film noir.
Will Goss - Non vorrei esagerare, ma mi ha ipnotizzato. Facile ubriacarsi dell'estetica di quell'epoca, e non c'è alcun difetto nell'intero cast. La prima parte della storia, in particolare, è perfetta.
Barry Hertz - Quello che inizia come una cosa sconnessa e che confonde, finisce per essere il film più seducente in lingua inglese di Del Toro. Il trucco è quando entra in scena Cate Blanchett. (Attenzione, il pubblico del TIFF ha applaudito educatamente, e di solito questo tipo di pubblico impazzisce).
Simon Thompson - Nightmare Alley è incredibile. Un seducente film che cresce poco a poco e arriva a uno spettacolare terzo atto. Il cast d'insieme consegna interpretazioni da premio. La fotografia perfetta e la regia di Del Toro, insieme, rendono questo film un tesoro ricco e inebriante.
Questa la sinossi ufficiale della pellicola prodotta da Searchlight Pictures:
In Nightmare Alley il carismatico ma sfortunato Stanton Carlisle (Bradley Cooper) conosce la chiaroveggente Zeena (Toni Collette) e il suo ex marito mentalista Pete (David Strathairn) in un luna park itinerante. L’uomo utilizza le sue nuove conoscenze per truffare l’elite newyorkese degli anni ‘40. Con la virtuosa Molly (Rooney Mara) lealmente al suo fianco, Stanton organizza una truffa a un pericoloso magnate (Richard Jenkins) con l’aiuto di una misteriosa psichiatra (Cate Blanchett) che però potrebbe essere la sua più formidabile rivale.
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