La classifica dei 13 fumetti horror più terrificanti
Gli orrori estremi di Hellblazer, quelli ancestrali di Swamp Thing, le macabre orde di The Waling Dead... qual è il fumetto più terrificante?
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Neonomicon di Alan Moore[/caption]
13) 30 Days of Night, di Steve Niles, IDW
12) Black Hole, di Charles Burns, Kitchen Sink
11) Ghosts and Ruins, di Ben Catmull, Fantagraphics
Un volume che non è tecnicamente parlando nemmeno un fumetto, ma una raccolta di immagini di case infestate accompagnate da una storia in prosa. Se pensate che non possa raggiungere vette sufficientemente inquietanti, un’occhiata all’illustrazione e al testo del giardino concimato con cadaveri umani vi farà cambiare idea.
[caption id="attachment_28285" align="alignleft" width="154"] Hellblazer: Constantine[/caption]
10) Hellblazer: John Constantine, di Jamie Delano, Vertigo
Il cinico mago dell’universo Vertigo (ora DC), è coinvolto nell’allucinante storia di sua nipote Gemma. Quella che sembrava un’innocente visita a tre amiche si trasforma presto in un allucinante rito satanico ordito da entità soprannaturali. La bravura dell’autore, Jamie Delano, consiste soprattutto nel dipingere come terrificanti non solo gli elementi soprannaturali come fantasmi, demoni e non morti, ma anche gli orrori fin troppo reali della violenza, dell’abuso e della disperazione.
9)Hellboy,di Mike Mignola, Dark Horse
Il diavolo rosso di Mike Mignola è noto al pubblico casuale soprattutto come personaggio di azione e di ironia, ma le tavole originali di Hellboy sanno evocare atmosfere inquietanti e colpi di scena scioccanti di grande qualità. È il caso di The Corpse, storia che recupera il tema dei bambini scambiati nelle culle dai folletti descrivendolo a tinte morbose e dai risvolti demoniaci.
8) I Feel Sick, di Jhonen Vasquez, Slave Labor Graphics
Horror e humor nero sono una combinazione classica e vincente, come dimostra questa delirante storia di un’illustratrice indotta a compiere le peggiori nefandezze dalla visione di una bambola dai capelli viola.
7) Johnny, the Homicidal Maniac, di Jhonen Vasquez, Slave Labor Graphics
Cosa può esserci di più inquetante di un adolescente la cui strada per raggiungere l’età adulta passa per una serie di riti di passaggio che lo inducono a mietere delitti a ripetizione, a morire e a visitare sia l’inferno che il paradiso e ad annientare tutto il creato? Il fatto che lo stesso autore, Vasquez, sia poi uscito di senno proietta una luce ancora più inquietante sull’opera.
6) Locke and Key, di Joe Hill, IDW
[caption id="attachment_28286" align="alignright" width="153"] Swamp Thing di Alan Moore[/caption]
Temi classici come una casa infestata e artefatti di natura demoniaca (le chiavi che danno il titolo all’opera) maneggiati da un “figlio d’arte” che ha l’orrore nel sangue, il figlio di Stephen King. Come spesso accade anche nelle storie di papà, il vero orrore non viene tanto dall’elemento soprannaturale vero e proprio, ma dalle pulsioni perverse e nascoste dei protagonisti.
5) Nailbiter, di Joshua Williamson, Image
Di serial killer che vanno a caccia di vittime ne abbiamo visti un’infinità. Ma quando si parla di Buckaroo, Oregon, una cittadina che ha dato i natali a oltre una dozzina dei peggiori assassini del mondo, la linea di confine tra assassini e vittime si fa indistinta e il risultato è una macabra royal rumble dove tutti possono uccidere tutti, e nel peggiore dei modi.
4) Neonomicon, di Alan Moore, Avatar
Alan Moore che si cimenta con i temi lovecraftiani. Dobbiamo dire altro? Sesso, violenza e brividi occulti uniti in una miscela come solo il grande maestro del fumetto sa fare.
3) Severed, di Scott Snyder & Scott Ruft
Il protagonista: un assassino. E fin qui, nulla di nuovo. Il modus operandi: cannibalismo. E già le cose si fanno pesanti. Le vittime: bambini. E qui ci addentriamo nel morboso. La storia: prima di divorare ogni vittima, l’assassino si insinua nella sua vita fino a diventare una presenza familiare e fidata, cosa che rende il suo approccio a ogni vittima ancora più agghiacciante del delitto stesso.
[caption id="attachment_29376" align="alignleft" width="252"] The Walking Dead[/caption]
2) Swamp Thing, di Alan Moore, DC/Vertigo
Ancora Alan Moore, in quello che generalmente viene acclamato come uno dei suoi capolavori: la saga di Swamp Thing sovverte tutto ciò che il lettore pensava di conoscere sul personaggio, annientando l’umano che sembrava essere al centro della storia e portando sotto i riflettori il mostro. Alieni, demoni e lupi mannari non mancano, ma gli orrori migliori sono quelli psicologici, specialmente quando entra in scena Jason Woodrue, l’antagonista del protagonista, che percorre la strada inversa a quella di Swamp Thing partendo da umano e degradandosi fino a diventare una folle entità vegetale dai propositi genocidi.
1) The Walking Dead, di Robert Kirkman, Image
Era inevitabile che ai vertici di questa carrellata svettasse la saga dei non morti di Robert Kirkman, che riesce nel non facile compito di dimostrare che in un modo invaso da zombi cannibali, l’uomo riesce ancora ad essere il peggiore dei mostri! Un incrocio tra l’horror più splatter e quello più filosofico e psicologico del Signore delle Mosche e del Leviatano che superata la soglia dei 100 numeri continua ancora a ipnotizzare e ha invaso anche i piccoli teleschermi.
Fonte: PasteMagazine