La Cina lancia un piano quinquennale per investire ancora di più sul cinema

La Cina ha lanciato un nuovo piano quinquennale di investimenti nel settore cinematografico con l'apertura di nuove sale

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Il cinema è cultura, intrattenimento ma anche propaganda: ecco quindi che il regime cinese intende puntarci ancora di più investendo non solo nelle infrastrutture, ma anche in produzioni che siano popolari e d'incasso.

Ieri il dipartimento statale che si occupa del cinema ha annunciato il quattordicesimo "piano quinquennale" che ha come obiettivo quello di far diventare il paese una "forte potenza cinematografica" entro il 2035. Perché ciò accada, nei prossimi cinque anni verranno aumentati gli schermi cinematografici dagli attuali 77,000 a ben 100,000, con l'apertura di nuovi cinema anche in zone più arretrate del vastissimo paese. Ogni cinema dovrà avere almeno due sale con più di 100 posti e proiezione digitale ad alta qualità.

Durante la pandemia il mercato cinematografico cinese è diventato il più ricco al mondo, e il Dragone intende mantenere questo primato con la produzione di almeno 10 film all'anno che siano acclamati da pubblico e critica, e 50 film che possano incassare più di 15 milioni di dollari ciascuno. La quota mercato al box-office dovrà essere come minimo al 55% produzioni cinesi (una soglia già superata: nel 2019 era il 64%, nel 2020 l'84% complice la pandemia ovviamente). La distribuzione dei film di propaganda sarà capillare e valorizzata dall'apertura delle nuove sale, ma vi sarà anche un'apertura verso l'estero, con la partecipazione massiccia a festival come Venezia e Cannes e ai relativi mercati cinematografici.

Attualmente il box-office cinese del 2021 ha superato i 6.7 miliardi di dollari in incassi, il film di propaganda The Battle at Lake Changjin che è diventato il maggiore incasso di sempre con 884 milioni di dollari.

Ricordiamo che in Cina i film internazionali hanno diverse limitazioni: le major ricevono solo il 25% degli incassi, e spesso pellicole molto popolari non vengono distribuite per non incidere sulla quota mercato o per questioni culturali / politiche. È il motivo per cui, per esempio, quest'anno non è uscito ancora nessun film dei Marvel Studios. Venom: la furia di Carnage, però, ha raccolto la bellezza di 269 milioni di dollari.

Fonte: Deadline

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