Kyle MacLachlan riflette sul suo rapporto lavorativo con David Lynch, a partire da un aneddoto sul provino per Dune

Kyle MacLachlan racconta il suo rapporto lavorativo con David Lynch, a partire da un aneddoto sul suo provino per Dune

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Il primo adattamento per il grande schermo di Dune (LEGGI IL NOSTRO SPECIALE), uscito nel 1984, segna la prima collaborazione tra David Lynch e Kyle MacLachlan, destinata poi a proseguire nel futuro con esiti notevoli (Velluto Blu e Twin Peaks).

In un'intervista con AV Club, l'attore ha raccontato un aneddoto sul suo provino per il film, che rivela l'importanza dell'incontro col regista per la sua formazione:

Ricordo quando feci il primo provino per Dune, ero molto giovane, avevo 22 o 23 anni, e non avevo mai lavorato davanti alla macchina da presa. C'era una scena particolare in cui dovevo rivolgermi ai Fremen, ed è nel film, in cui li esorto insieme ai combattenti e dovevo parlare direttamente alla macchina da presa per questo particolare provino, che è una cosa insolita da fare come attore e piuttosto impegnativa. Comunque, ho iniziato e credo di aver fallito un paio di volte, mi sentivo un po' frustrato. Ricordo che David è venuto da me e gli ho detto: "David, non so se posso farcela. Non ne sono sicuro". Non mi chiamava ancora "Kale", ma mi disse: "Kyle, so che puoi farcela. Ce la puoi fare. Rilassati, respira. Prenditi il tuo tempo". E mi disse tutte le cose giuste che mi tranquillizzarono. Ha capito subito di cosa avevo bisogno come attore. Sono tornato indietro e, come nel film, l'ho fatto perfettamente, e da lì siamo andati avanti. Non so se abbia basato la sua decisione di usarmi su quel momento o meno. Ma di certo ho sentito che aveva capito cosa stavo facendo come attore in quel momento. E quando lavoriamo insieme abbiamo un'adorabile stenografia.

MacLachlan, ammettendo di non comprendere sempre le intenzioni del regista, scende poi più nei dettagli del loro rapporto sul set:

Ci sono ancora grandi quantità di dati che non capisco e che, onestamente, non ho bisogno di capire. I suoi film sono davvero un'esperienza e pongono molte domande, ma non forniscono molte risposte. Credo che lui sappia esattamente cosa sta facendo e cosa vuole creare, ma non credo di capire sempre il perché. Penso che ci siano cose nei suoi film che sono lì solo per metterti in uno stato d'animo, e lui sta dicendo: "Smetti di pensare e semplicemente esisti in questo momento". Quindi, onestamente, gli cedo il controllo. So che lui ha la tabella di marcia e che io la seguo a modo mio, e poi lui integra quando ho una domanda o ha bisogno di una guida. Ma spesso mi accorgo di essere piuttosto intuitivo e di seguire ciò che lui richiede. Il copione è ovviamente di grande aiuto, ma io seguo ciò di cui lui ha bisogno in modo intuitivo. Non ci sono molte discussioni. Non c'è molto da analizzare a livello intellettuale. È una sensazione, uno stato d'animo, un tipo di energia.

Cosa ne pensate delle parole di Kyle MacLachlan su David Lynch? Lasciate un commento!

FONTE: AV Club

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