Kung Fu Panda 2 presentato a Taormina: il resoconto
Abbiamo partecipato all'evento organizzato al Festival di Taormina: ecco cosa hanno detto Jack Black, Jeffrey Katzenberg e la regista Jennifer Yuh!
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Riflettori puntati sull'anteprima italiana di Kung Fu Panda 2, ultimo nato in casa DreamWorks Animation, durante la giornata d'apertura della 57° edizione del Taormina Film Fest, iniziata appunto con la conferenza stampa di presentazione del film.
A tenere banco inizialmente il tema della stereoscopia al cinema, argomento vicino alla major che anche per questo sequel, come per le sue ultime pellicole e per le prossime, ha deciso di sfruttare il 3D, sfidando il possibile rischio di saturazione del mercato, dovuto a una certa stanchezza degli spettatori o all'innalzamento dei prezzi.
Quello che è successo è che ci sono stati molti film convertiti in post-produzione in 3D con un risultato marginale o terribile. Il consumatore si è annoiato di questo modo di fare 3D. Siamo entusiasti invece per un'esperienza 3D di qualità, come Transformers 3 che uscirà tra un paio di settimane. L'anno scorso avevano detto di essere preoccupati per problemi tecnici del 3D. Ma ora sono risolti e sarà una grande esperienza vedere il 3D all'aperto (qui il riferimento è alla proiezione del film tenutasi in serata presso il Teatro Antico).
La seconda domanda riguardante l'uso della terza dimensione viene invece posta direttamente alla regista Jennifer Yuh Nelson, chiedendole come questa tecnologia si è legata con gli elementi della storia:
Abbiamo voluto farlo in 3D da subito. Il film che vedrete è stato pensato per il 3D e per un'esperienza di full immersion (...)
Ed è ancora Jeffrey Katzenberg a rispondere all'inevitabile domanda circa alcune anticipazioni sul terzo capitolo della serie:
Fin dall'inizio abbiamo pensato a una storia più lunga, non è un sequel ma una storia che continua. C'è un sentiero sul quale cammina il personaggio, e abbiamo una road map di sei capitoli nella nostra mente. Se li racconteremo tutti dipende dal circuito cinematografico.
A questo punto il testimone è passato nelle mani di Jack Black, vero e proprio mattatore della conferenza e inevitabilmente al centro delle attenzioni della stampa, prova ne è il fatto che a un certo punto la direttrice della rassegna abbia dovuto invitare, mantenendo comunque un tono tra il serio e lo scherzoso, a tenere in serbo alcune domande per l'incontro pomeridiano con la star.
All'attore è stato chiesto come si sia sentito ad interpretare un Po che rispetto al primo film gioca di più sulle emozioni che sulle risate:
Beh, è stato fantastico per me. Ci sono molti lati di me che la gente non conosce... ecco, questo è un disegno che ho fatto io”, dice alzando un foglio con una testa di panda disegnata sopra (vedi foto), “(...) ci sono molti lati di me che non si conoscono.
La voglia di non prendersi troppo sul serio e il buonumore di Black hanno ispirato le risposte alle seguenti due domande, la prima delle quali a proposito di cosa significhi per lui trovare la “pace interiore”:
Penso si trovi vivendo il momento presente, non rimpiangendo il passato. Solo così ci si può sentire parte dell'universo. Sto iniziando un culto, si chiamerà Pace Interiore di Jack Black...(risate nel pubblico)... c'è poco da ridere, sto iniziando un culto e prenderò una lista con i nomi. Le riunioni si terranno in piscina.
Infine gli è stato chiesto scherzosamente se, come nelle fattezze del panda Po, con gli occhi neri, anche lui vorrebbe “fare l'occhio nero” a qualcuno dello spettacolo:
Certo! Ce ne sono tanti, eccome se ce ne sono. Ma non lo posso fare. E comunque, ormai sono diventato un esperto di kung fu e quindi dovete stare attenti.
Il tono informale e scherzoso della mattina è proseguito fino a diventare decisamente l'approccio dominante nell'incontro del pomeriggio, trascinato dalla presenza carismatica di Jack Black. Vero e proprio showman, l'attore ha intrattenuto una sala gremita di giovani, regalando battute e momenti di puro intrattenimento.
Come appare dalle immagini, è lo stesso abbigliamento T-shirt e jeans a mettere in luce la volontà dell'attore di mettersi in gioco e allo stesso livello del suo pubblico, che non ha mancato di rispondere all'appello con simpatici omaggi (in una foto vediamo ai piedi dell'attore una sua caricatura con un costume da panda) e varie richieste (in un'altra foto eccolo autografare una chitarra).
Gli argomenti di discussione sono stati davvero eterogenei e più di una volta hanno oltrepassato la sfera cinematografica (per chi volesse sapere cosa ascolta Jack Black sul suo iPod, si tratta dei Led Zeppelin), fino a toccare la sua carriera musicale con i Tenacious D, parlando del nuovo album della band di prossima uscita.
Dalle domande più impegnate sull'esistenza o meno di Dio (“...fatemi domande più semplici però!”), fino alle curiosità più frivole circa un possibile interessamento a girare un film con Monica Bellucci, nome non casuale dato che si trattava dell'altra grande ospite del giorno, l'incontro si è così sviluppato in maniera particolare, addirittura con alcune estemporanee dimostrazioni canore non da poco di Jack Black che infine, durante la serata al Teatro Antico, hanno portato Deborah Young a commentare: “Non avevo mai assistito a un incontro così!”