Kraven il Cacciatore è "una tragedia", spiega il regista
La storia di Kraven il Cacciatore è una tragedia, spiega il regista del film. Il protagonista racconta come si è calato nel personaggio
In un lungo profilo su Esquire dedicato a Aaron Taylor-Johnson ed evidentemente già programmato prima dello slittamento di un anno di Kraven il Cacciatore (dal 6 ottobre 2023 al 30 agosto 2024), scopriamo alcuni dettagli sul nuovo cinecomic della Marvel, che si è già mostrato in un violento primo trailer.
Probabilmente Sony non vuole che io inizi con questo... ma la sua storia è una tragedia. Se avrete fatto bene attenzione al film, quando inizieranno a scorrere i titoli di coda non avrete certo la sensazione che questa situazione andrà a finire bene.
Taylor-Johnson ha spiegato al magazine che, per calarsi nella parte di Kraven in maniera realistica, ha preso molta massa muscolare, ha imparato a correre come un quadrupede, e ha persino affiancato un cacciatore di cervi per "capire il turbamento emotivo e il senso di colpa che scaturisce il porre fine a una vita", oltre a passare del tempo con il controverso ambientalista Damian Aspinall. Il motivo per cui si è sottoposto a tutto ciò è presto detto:
Quando dici cose come "sono il più grande cacciatore di tutti i tempi" devi sapere molto bene, dentro te stesso, che lo stai dicendo con realismo e profondità. Deve sembrarti possibile e plausibile.
Diretto da J. C. Chandor, Kraven il cacciatore vede nel cast anche Ariana De Bose (Calypso), Fred Hechinger (che sarà Camaleonte) e Christopher Abbott (Straniero).