Klondike: Richard Madden sulle difficoltà della serie
Richard Madden parla delle difficili riprese di Klondike e della differenza con Game of Thrones
Ieri sera negli Stati Uniti ha fatto il suo debutto Klondike, la prima miniserie realizzata da Discovery Channel, con protagonista Richard Madden di Game of Thrones (Il Trono di Spade).
Con "Game of Thrones", più che con "Klondike," potrebbe essere snervante creare un personaggio che poi risulta diverso da quello che i fan si aspettavano.
E' divertente, specialmente con qualcosa come "Game of Thrones": ci sono centinaia di migliaia di lettori che conoscevano il mio personaggio prima che io ne sapessi qualcosa. Bisogna essere delicati quando interpreti un personaggio adorato dalla gente.
Quanto è stato difficile dimenticare Bill Haskell, il personaggio di Klondike? E' stato più difficile che separarsi da Robb Stark?Con Game of Thrones avevo un personaggio nella mia mente per sei mesi [tra una stagione e l'altra], poi tornavo a vestirne letteralmente i panni. Con Klondike ho fatto le mie ricerche e mi sono preparato per poi immergermi completamente nel ruolo. Quando finisci, hai bisogno di una pausa. Ho passato più tempo a dare voce a qualcun'altro che a parlare con la mia voce. Ho bisogno di tempo per essere me stesso e devo fare uno sforzo per separarmi dal personaggio. Specialmente quando vivi un momento così intenso sia a livello emotivo che mentale.
E' stato difficile concentrarsi sulle battute e sul personaggio, mentre cerchi di non congelare?
Quando non giri in un teatro di posa, non hai lussi, non hai controllo sulla natura, per cui devi affrontare questi problemi. I cercatori di oro rischiavano il tifo, malattie varie, la morte per congelamento: come attore non posso lamentarmi. Dopo aver fatto delle ricerche, ho capito come funzionava questo mondo. Sarebbe assurdo lamentarmi, sapendo che la gente ha fatto davvero queste cose.
C'è una scena che hai girato su un lago ghiacciato ed è stata memorabile. E spaventosa. Girarla è stato così spaventoso come poi sembra?
Quella è stata una giornata estrema: il mio secondo giorno di riprese, a dire il vero. Eravamo su un lago ghiacciato, ma per come è stata montata la scena non sembra davvero enorme. L'ho dovuto attraversare, scivolando e strisciando, consapevole che non volevo caderci dentro e rimanere bloccato. E' stato terrificante e ho avuto gli incubi per settimane: non posso immaginare qualcosa di peggiore che morire in quel modo. Se il ghiaccio si rompe e cadi in acqua, non hai modo di uscirne fuori. Sostanzialmente non hai possibilità di sopravvivenza.
Fonte: HitFix