King in Black non ci darà tregua, parola di Ryan Stegman

Ryan Stegman, disegnatore di King in Black, parla del ritmo incalzante della storia e della gestazione dell'evento incentrato su Venom

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Ryan Stegman e Donny Cates hanno dato vita a un vero e proprio duo delle meraviglie, che ha traghettato il personaggio di Venom verso una qualità delle storie e una notorietà presso il pubblico che non si apprezzava da circa due decenni. Ora, in occasione dell'evento King in Black, hanno la possibilità di fare un altro passo verso il consolidamento della loro fama, dato che tutto l'Universo Marvel, o quasi, sarà coinvolto.

Con i riflettori puntati addosso come non mai, Stegman ha risposto alle domande in merito di Games Radar ed ecco le dichiarazioni più interessanti che l'artista ha voluto concedere alle pagine di una recente intervista.

Stegman - Nella nostra run su Venom, io e Donny abbiamo introdotto un nuovo personaggio di nome Knull, un vero bastardo. Qualcuno lo ha definito come un Satana spaziale e credo sia una descrizione perfetta. Ha nostalgia dei tempi in cui l'universo era vuoto e lui era l'unico essere presente, quindi il suo obiettivo è di cancellare tutto il resto dell'esistenza. Ha attraversato il cosmo distruggendo ogni pianeta con cui è entrato in contatto ed ora è il turno della Terra.

King in Black #2, copertina di Ryan Stegman

Né io né Donny Cates credevamo, all'inizio, che Venom sarebbe arrivato fino a questo punto. Quando abbiamo accettato l'incarico, io sapevo che la storia sarebbe stata buona e che, se ci avessi messo il massimo, sarebbe stata un successo, ma il livello che abbiamo raggiunto in questi termini mi ha completamente colto di sorpresa. Avevamo in mente la trama di King in Black sin dall'inizio, ma non avevamo idea del fatto che avrebbe avuto la possibilità di abbracciare l'intero Universo Marvel. Immaginavamo di dover implorare il coinvolgimento di Spider-Man e sperare per il meglio, ma quando l'idea si è espansa ci hanno permesso di usare quasi qualunque giocattolo del cesto.  noi li useremo tutti. Tutti.

Per il design di Knull e dei suoi servi abbiamo fatto un po' di ingegneria inversa sul personaggio di Venom. Ovviamente, la bocca di Knull è la stessa, ma volevamo un personaggio regale e gigantesco. I primi appunti di Donny parlando di un umanoide di tre metri e mezzo, il che mi ha ispirato una figura snella e slanciata. Fa impressione. Non ci abbiamo messo molto ad arrivare all'aspetto definitivo, perché eravamo parecchio in sintonia. Per quanto riguarda altre ispirazioni, non saprei dire di preciso. A volte, l'aspetto di un personaggio ti colpisce e basta e tu non fai altro che inseguirlo.

Per me, King in Black è la summa di ciò che la Marvel sa essere: enorme, entusiasmante, pieno di idee colossali e con momenti molto importanti per i personaggi. E disegni niente male, me lo dico da solo. Una delle cose interessanti dell'evento credo sia il fatto che veniamo gettati nel bel mezzo delle cose sin dalla prima pagina, e non abbiamo tregua. Non c'è tempo per le pause, non ci sono momenti di riflessione e di confronto. Knull è una minaccia con cui bisogna confrontarsi e non darà pace ai nostri eroi.

Venom ne uscirà per sempre cambiato. So che suona come un luogo comune, ma il fatto è che noi sappiamo quel che succederà dopo e... non si cancella. Davvero, un cambiamento importante. Quindi, prima che io dica troppo, sarà meglio che smetta di parlare.

Fonte: Games Radar

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