Killing Eve: la sceneggiatrice Phoebe Waller-Bridge spiega il rapporto tra le protagoniste
Phoebe Waller-Bridge, sceneggiatrice di Killing Eve, ha parlato del complesso rapporto di attrazione che lega le due protagoniste della serie BBC
La sceneggiatrice ha rivelato di aver spinto la relazione tra le due donne a un "nuovo livello" proprio nel finale di stagione. "Quando Eve dice "Dio, sono stanca" e si sdraia sul letto. Quella, per me, era la via giusta per affrontare la scena", ha detto Waller-Bridge. "L'idea che per queste due donne - nonostante tutto il folle vortice di azione, violenza, strategia - fosse solo un momento in cui lasciarsi andare e dire, 'Possiamo avere solo 10 secondi? Perché sono davvero esausta'."
Apparentemente, non succede molto nella scena finale: Eve raggiunge con Villanelle, le due parlano, combattono e la caccia riprende. Eve accoltella Villanelle, ma non dovrebbe essere una ferita mortale, quindi l'inseguimento che ha guidato la serie continua nella seconda stagione. Ma quelle tre parole - "Dio, sono stanca", diventate il titolo dell'episodio - iniziano a cambiare gli ingranaggi per il futuro.
I fan possono aspettarsi più o meno lo stesso nella seconda stagione di Killing Eve, sebbene Villanelle sia piuttosto infuriata con Eve dopo che ha tentato di ucciderla; il pubblicò scoprirà anche ulteriori dettagli sulla vita della killer mentre la ricerca dell'agente si intensifica.
"Quella era la cosa che volevo davvero far emergere alla fine: in conclusione, è solo una giovane donna, Eve sa che ha avuto una vita travagliata e ne scopre di più nella seconda stagione," ha dichiarato Waller-Bridge. La dinamica di fascinazione tra le due protagoniste, comunque, non sembra destinata a cambiare: "Sono semplicemente attratte l'una l'altra [...] con molto vigore, ma ne sono anche spaventate, è qualcosa di imprevedibile per entrambe. Ma è anche per questo che continuano a tornare l'una verso l'altra."
Cosa ne pensate? Cosa vi aspettate dalla seconda stagione di Killing Eve? Fatecelo sapere nei commenti!
Fonte: IndieWire