Killing Eve 2: Sandra Oh e Jodie Comer parlano dell'evoluzione del rapporto tra le protagoniste

Killing Eve tornerà sugli schermi di BBC America a partire dal 7 aprile e le due protagoniste Sandra Oh e Jodie Comer, interpreti dell'agente del MI6 Eve Polastri e dell'assassina Villanelle, hanno condiviso nuovi dettagli su quanto accadrà nelle puntate inedite.
La storia si era interrotta con Eve che accoltella la killer su commissione che riesce però a fuggire.
La produttrice Emerald Fennell ha spiegato che la continuazione della storia permetterà alle due donne di scoprire nuovi aspetti della propria personalità e gli spettatori potranno vedere dei punti in comune tra le due, nel bene e nel male:

Cosa accade quando una psicopatica inizia a imparare come provare qualcosa e quando una donna che è incredibilmente empatica e intuitiva comincia a perdere queste parti di lei stessa? A che punto si incontrano?

Jodie ha raccontato che è stata attirata dal progetto perché durante la lettura della sceneggiatura ha riso molto e ha apprezzato il modo in cui Phoebe Waller-Bridge ha ribaltato gli stereotipi creando Villanelle:

Quando ho letto 'assassina' ho pensato 'So che accadrà', e non avrei dovuto perché c'era il nome di Phoebe. Ho pensato 'Wow. Questo va contro ciò che si vede di solito'.

Sandra ha aggiunto che si trattava di una voce e di un punto di vista completamente diversi, e la sua collega ha confermato di essere rimasta sorpresa e di aver capito immediatamente che sarebbe stato particolarmente divertente.

Sandra ha raccontato che la prima versione dello script del finale della prima stagione mostrava l'attacco col coltello a parti invertite e di aver detto, mentre provava la scena con Phoebe, che non le sembrava fosse giusto e che avrebbe dovuto essere Eve a colpire Villanelle mentre l'assassina pensa di avere il controllo della situazione, rivelandosi invece totalmente spiazzata da quanto accaduto.

Nella seconda stagione Villanelle sarà particolarmente irata nei confronti di Eve e le due staranno cercando di capire il complicato rapporto che le lega. I nuovi episodi porteranno in scena una fase inedita del loro percorso personale e si capirà se possono, e in che modo, stare vicine o separate.

Comer ha quindi parlato dell'"umanità" del suo personaggio:

Penso che non sappia gestire le emozioni che prova e quando sta sentendo qualcosa cerca di sopprimerlo. Quindi abbiamo cercato di esplorare questo aspetto molto perché il pubblico lo apprezza e gli spettatori pensano di conoscerla, ma alla fine è qualcuno di pericoloso e che non dovrebbe mai essere sottovalutato. Si tratta però del motivo per cui le persone riescono a entrare in connessione con lei perché ha un certo livello di umanità. Ti fa ridere e alle volte ti immedesimi in lei. Si tratta del conflitto che prova il pubblico quando la sta guardando. Credo con entrambi i personaggi, non si tratta di bianco e nero. Nessuna di loro due è buona o cattiva.

Nella seconda stagione Eve dovrà affrontare l'idea che potrebbe essere impegnata in una ricerca che la rende un po' dipendente: l'agente è determinata a compiere il lavoro nel modo migliore ed è qualcosa che la motiva.

Jodie ha quindi raccontato che i fan hanno condiviso con lei l'apprezzamento per il modo in cui è stata ritratta la sessualità di Villanelle, elemento che è stato amato dalla comunità LGBT. Luke Jennings, l'autore dei romanzi da cui è tratta la serie, ha confermato che molte persone gli hanno scritto nel corso degli anni per esprimere lo stesso concetto. La serie, inoltre, secondo la sua protagonista entra in modo molto attento nella psiche femminile e l'autrice sfrutta la sua conoscenza e comprensione del mondo delle donne.

Le due star sono convinte che la killer, in un mondo perfetto, si immagina sul divano mentre guarda la tv con Eve perché spera semplicemente di avere qualcuno con cui trascorrere il proprio tempo libero. Jodie ha aggiunto che nella seconda stagione Villanelle verrà mostrata mentre guarda dei reality show e apprezza questo tipo di programmi, probabilmente perché le piace osservare la gente ed è l'unico modo con cui può imparare a interagire con gli altri.

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Fonte: EW