Kevin Feige risponde a Steven Spielberg e Zack Snyder e riflette sull'annata di cinecomic

I risultati del 2015 per i Marvel Studios e i commenti alle dichiarazioni di Steven Spielberg e Zack Snyder nelle parole di Kevin Feige

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Riassunto delle puntate precedenti.

Tutto ha inizio con il commento di Steven Spielberg, balzato agli onori della cronaca qualche settimana fa, circa la tenuta temporale dei cinecomic, destinati, a suo dire, a fare la fine degli western.

Dopo qualche giorno sono arrivate le considerazioni di Zack Snyder che, in aggiunta alla sua opinione, ha anche ribadito la differenza fra i film DC e Marvel nei termini di "mitologia" contro "gusto della settimana".

A margine del Botta&Risposta con la stampa americana avvenuto l'altro ieri per la presentazione home video di Avengers: Age of Ultron, Kevin Feige ha avuto modo di dire la sua su entrambe le questioni.

Sulla durata del genere:

La gente mi fa questa domanda da 15 anni. Nel 2001, 2002, 2003, c'erano due, tre film Marvel e personalmente sono rimasto della stessa posizione, ovvero che m'importa solo che i nostri film vengano fatti bene così come abbiamo fatto fino a ora. Mi pare che stiamo lavorando abbastanza bene. E sono certo del fatto che le pellicole che abbiamo annunciato saranno sorprendenti, differenti e uniche. L'ho detto svariate volte: non credo ai cinecomic come genere. Non credo nel genere supereroistico. Credo che ognuno dei nostri film possa essere differente dall'altro [...] Poi gli western sono durati 40, 50 anni e ancora, ogni tanto, ne vediamo qualcuno. Quanto è trascorso dall'inizio del nostro UCM? Quanto è passato dal primo Iron Man? 8 anni? Significa che forse ne avremo per altri 42 anni!

Il produttore evita poi lo scontro diretto con Snyder scegliendo semmai di sottolineare le qualità dei suoi film:

Sono film molto differenti. Capita che siano basati su personaggi e fumetti Marvel, ma dal punto di vista dei generi e delle prospettive cinematografiche sono tutti unici. Civil War è diverso da Age of Ultron. La maniera in cui The Winter Soldier si pone come thriller politico, penso poi che ci sia più mondo reale, più emozioni e geopolitica in Civil War di quante ne abbiamo viste nei confini allargati di Age of Ultron con l'intelligenza artificiale killer creata da Tony Stark. È un po' come affermare "Ritengo che il pubblico si stancherà di questi adattamenti da romanzi, non so quanto potrà durare il trend".

Infine, una considerazione sull'anno appena trascorso:

L'annata è andata bene per noi, come volevamo: un film grande, gigantesco, accompagnato da aspettative elevate come Age of Ultron e un film folle, che nessuno aveva mai sentito prima che ha, come protagonista, un personaggio sul cui successo erano tutti estremamente dubbiosi, ovvero Ant-Man. Era avvenuto anche l'anno prima con Winter Soldier e Guardiani della Galassia. Speriamo avvenga anche il prossimo anno con Civil War e Doctor Strange. Per noi si tratta di rimanere fedeli al piano che abbiamo tracciato.

FONTE: Ign

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