Karate Kid: Ralph Macchio ricorda quando gli proposero un sequel con il fantasma di Miyagi

Lo storico protagonista di Karate Kid, Ralph Macchio, ricorda le assurde idee per i sequel che gli sono state proposte in passato...

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Dopo aver vestito per l'ultima volta i panni di Daniel LaRusso nel 1989 in Karate Kid III, Ralph Macchio è tornato a interpretare il personaggio nell'acclamata serie TV sequel Cobra Kai, disponibile in streaming esclusivo su Netflix. Nella produzione, oltre a William Zabka e al suo Johnny Lawrence, sono apparsi moltissimi volti noti delle tre pellicole degli anni ottanta dirette da John G. Avildsen, da Martin Kove col suo John Kreese a Thomas Ian Griffith col mefistofelico Terry Silver.

Anche se Karate Kid ha visto arrivare un quarto capitolo interpretato da Hilary Swank nel 1994 e un reboot nel 2010 interpretato da Jackie Chan e Jaden Smith, Karate Kid: la leggenda continua, e nonostante il recentissimo annuncio di un ulteriore reboot in programma presso la Sony Pictures e previsto per il 2024, Ralph Macchio è stato - e risulta coinvolto - solo in Cobra Kai. Questo non vuol dire che, data la popolarità della saga, non gli sia stato proposto, in passato, di prendere parte a degli altri sequel.

In un'intervista concessa per la promozione del suo libro di memorie, Waxing On, l'attore ha potuto raccontare alcune idee letteralmente agghiaccianti che, in maniera molto seria, sono state portate alla sua attenzione in passato.

Non saprei dove cominciare a riportare tutte le idee e le proposte di trama che ho sentito nel corso di 30 anni su come sarei dovuto tornare nei panni di LaRusso. Ma ne costudisco qualcuna che vale la pena citare, specie in questa fase della mia vita in cui appaio molto intelligente per essere riuscito ad attendere che mi proponessero Cobra Kai.Per carità, non biasimo i fan, i produttori e gli scrittori che hanno voluto condividere con me le loro idee per dei sequel o dei reboot. Capisco bene che si trattava di cose che si originavano grazie all'amore che provavano verso i film originali. Ma si trattava comunque di una mia importante eredità. Ero estremamente protettivo considerato che per me sia il ruolo che quel film si attestano su degli standard difficili per chiunque da raggiungere.

Poi aggiunge:

Diciamo che verso la fine degli anni novanta, quando ho cominciato ad ascoltare queste idee, mi trovavo proprio in un momento della mia carriera dove non ero neanche disposto più di tanto ad ascoltarle perché stavo attivamente cercando di distanziarmi dalla cosa per non rimanere vittima del typecasting. Comunque, col passare del tempo, ho almeno acquisito quella flessibilità che mi aveva concesso di porgere un'orecchio per ascoltare quello che volevano dirmi. Sarò sincero: il più delle volte era difficile riuscire semplicemente a resistere alle prime frasi: "Miyagi muore tragicamente e ritorna da te come fantasma per guidarti". "Hai a che fare con un ragazzino che è un bullo e devi diventare il Miyagi di questo giovane problematico... che ha anche un problema con la droga!". "Ali aspetta un figlio da Johnny e non sai come gestire la cosa anche se sei sposato con Kumiko!".

Ralph Macchio ricorda anche la serietà con cui gli vennero proposti questi concept per un nuovo Karate Kid:

Questi sono alcuni di quelli che mi si sono impressi nella memoria. La cosa fantastica è che erano serissimi quando me li proponevano, dalla loro prospettiva era come se stessero cercando di aiutarmi. Si basavano non tanto sul "Ho un'idea valida" ma sul "Voglio riportarti in scena". Se ci ripenso, mi porta ancora una certa gioia. Voglio dire ho alcuni dei fan migliori e premurosi che ci siano. ma all'epoca riuscivo solo a sorridere nascondendo quello che volevo dire di queste idee.

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FONTE: Entertainment Weekly

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