Jurassic World: il parco si apre alla stampa, tutte le informazioni dalle set visit!
Scaduto l’embargo scopriamo tante curiosità sull’attesissimo Jurassic World grazie alle set visit della stampa americana
Il resoconto che segue contiene alcuni spoiler: i set confermano la presenza di luoghi che finora erano stati solo accennati nei trailer e dal regista via twitter. Non proseguite la lettura se volete preservare le sorprese per la visione in sala.
Fonti delle informazioni: yahoo movies, slashfilm, IGN, aintitcool
New Orleans (Lousiana), il NASA Facility Center: una lunga distesa di capannoni, di cui molti inutilizzati, che il governo americano cede volentieri in affitto alle produzioni hollywoodiane. Infatti sono in corso le riprese di un altro blockbuster: Terminator Genisys. Per accedere non basta il permesso di Universal Pictures: il lasciapassare definitivo è rilasciato dal governo degli Stati Uniti.
Il produttore Frank Marshall accoglie la stampa. Dopo un ventennio si riaprono i cancelli del Jurassic Park: Isla Nublar è di nuovo funzionante e pronta ad accogliere visitatori da tutto il mondo.
LA TANA DEI RAPTOR
Probabilmente la gabbia è un’attrazione destinata al pubblico più temerario: una museruola e delle chiusure in metallo assicurano che il Raptor sia immobile e che non possa dilaniare visitatori e inservienti. Uno dei primi leak sfuggiti alla produzione ritraeva il carnivoro con la mordacchia. Facendo un confronto con uno scatto ricavato dal sito ufficiale, scopriamo che sono identiche.
IL NUOVO CENTRO VISITATORI
La visita prosegue verso un laboratorio dai vetri trasparenti rifornito di una accurata strumentazione genetica, fossili di ambra e uova di dinosauro, ognuna marchiata con un QR code per favorirne la rintracciabilità. È come il John Hammond Creation Lab del primo film solo che questa volta non è un’attrazione e Mr. DNA non ci farà da Cicerone.
Il Creation Lab è il regno del Dr. Wu (BD Wong), il genetista conosciuto in Jurassic Park al momento della schiusa delle uova di Raptor, un personaggio fondamentale nel romanzo di Crichton che in Jurassic World sarà il principale responsabile della creazione del temibile ibrido Indominus Rex.
Il laboratorio nasconde una porta segreta: qui sono esposti serpenti a una e due teste in formaldeide, grandi recipienti contenenti insetti e il vecchio dispensatore di campioni DNA del Jurassic Park, proprio quello che Nedry saccheggiò la notte dell’uragano.
Un lungo corridoio porta all’effettiva entrata del centro visitatori al cui centro capeggia una statua in bronzo di John Hammond, il Walt Disney del Jurassic World la cui visione ha partorito la milionaria riserva preistorica al largo della Costa Rica.
La stanza è tappezzata di schermi verdi e blu. Sembra un museo ma non si vedono ossa. Frank Mashall ricorda che il paleontologo Jack Horner, già consulente per lo studio delle abitudini e dei movimenti dei dinosauri della trilogia, ha collaborato alla creazione della stanza. Ma può il Jurassic World limitarsi a qualche monitor? Ovviamente no. Tutto dev’essere dispendioso e chic, infatti i bambini vedranno i dinosauri tramite ologrammi.
MOSASAURUS FEEDING SHOW
La laguna del parco è a sua volta un’attrazione. Il produttore accompagna i giornalisti su una impalcatura sopraelevata da terra. E’ il Mosasaurus Feeding Show, una costruzione in stile SeaWorld (ma senza manifestanti) in cui l’enorme rettile marino visto sin dal primo trailer viene cibato con deliziosi squali bianchi.
Se l’idea del Mosasauro è del regista Colin Trevorrow, quella di spostare l’attrazione a livello subacqueo è del produttore esecutivo Steven Spielberg. Come vediamo dal secondo trailer, il carnivoro divora un secondo squalo bianco e, considerando che la platea è già bagnata, si suppone che le due fasi siano affiancate. Marshall ammette di non aver ancora visto Spielberg sul set ma che il suo incoraggiamento non manca: il padrino della saga vede tutti i giornalieri e non è certo timido nell’elargire suggerimenti.
LA GIROSFERA
Il produttore non nasconde che gli Universal Studios siano già al lavoro per implementare l’attrazione “Jurassic Park The Ride” con le nuove girosfere. Constatata la veloce sinergia con cui si muovono set e parco divertimenti, si scopre che le sfere sono comandate dai turisti con un joypad e che la sala controlli può interferire e deviarne la direzione. Tutti gli animali hanno un chip di localizzazione, così come il telaio delle girosfere.
LA SALA CONTROLLI
La visita guidata si ferma allo Stage 7 in una stanza addobbata di monitor e grandi scrivanie. Gli schermi non sono verdi come spesso capita nella produzioni hollywoodiane ma trasmettono le immagini delle telecamere di sicurezza degli Universal Studios di Orlando, Florida.
I visitatori sono monitorati: al momento della visita 6 bambini si sono persi, 28 persone hanno avuto attacchi di calore e un bambino ha fatto assaggiare il suo gelato ad un piccolo triceratopo.
Un’area sulla mappa recita “Restricted Area”, la zona a nord del parco teatro dei tragici eventi del Jurassic Park, ora in quarantena. Quel che non è chiaro è se ci siano laboratori segreti sul territorio. Dei piccoli puntini numerici si muovono rapidamente sul monitor. Qualche dinosauro è sopravvissuto allo stato brado e la direzione del parco non li ha sterminati preferendo osservare il loro comportamento in libertà.
Il poster dello scorso Comic-Con di San Diego ci aveva già dato qualche dubbio raffigurando un Raptor sulla vettura di Alex e Tim, la Ford Explorer catapultata dal Tirannosauro nel fossato.
Conosciamo Claire Dearing (Bryce Dallas Howard), l’amministratrice del parco che il produttore descrive come una vera stacanovista, una personalità poco amichevole il cui unico obiettivo è far fruttare al meglio il business dell’isola.
Un tecnico di laboratorio dagli occhiali simili a quelli di Nedry indossa una maglietta consumata del Jurassic Park: è Lowery (Jake Johnson), il responsabile della sala controlli che spiega di aver acquistato ad una cifra folle l’introvabile maglietta su Ebay. L’abbigliamento non è gradito dal suo capo in quanto Claire sostiene sia di cattivo gusto (bad taste) ricordare un fallimento che ha portato con sé la morte di tante persone e alla bancarotta della compagnia.
Johnston, che ha già lavorato col regista in Safety Not Guaranteed, interpreta un fan boy della saga, un allegro studente alla sua prima esperienza lavorativa dopo il college: non gradisce l’attuale direzione del management che ha visto nell’ibrido Indominus Rex la soluzione per vendere più biglietti. Non bastano i dinosauri per intrattenere? Perché il pubblico vuole sempre più violenza? E perché quando non manca il denaro, le cattive idee trovano sempre uno sbocco?
Echeggiano le parole di Ian Malcom: scienza ed etica viaggiano su binari diversi e con differenti velocità.
7) PARLANDO COL REGISTA
Tra un ciak e l’altro, Colin Trevorrow rassicura la stampa che non ci sarà un’armata di dinosauri militari. Nel primo colloquio con Spielberg, ancor prima di aver per certa la regia, il filmaker americano esigette di riscrivere la sceneggiatura così da eliminare ogni rimasuglio bellico.
Il pieno controllo del parco impone la tracciabilità di ogni dinosauro, il che fa del Jurassic World un film meno selvaggio del predecessore ma che mantiene ugualmente una sua tensione. Dopotutto Trevorrow sostiene che la pellicola di Spielberg non abbia un genere autentico ma che sia incredibilmente paurosa perché lancia lo spettatore nel caos degli eventi solo dopo 45 minuti, giusto il tempo di arrivare sull’isola e banchettare a pranzo con paleontologi, avvocati e matematici.
8) ANIMATRONICA E CGI
Come aveva preannunciato Frank Marshall, la maggior parte delle scene in cui i dinosauri sono coinvolti sono state ricreate digitalmente. È il caso dei 4 Raptor di Owen. Il regista assicura che ognuno ha una sua personalità e che i movimenti siano stati ricreati in motion-capture. Tale tecnica ha permesso alla ILM di ottenere un corretto bilanciamento del peso su ogni animale.
QUANDO I DINOSAURI DOMINAVANO LA TERRA
L’ultimo set è il vecchio centro visitatori. È passato più di un ventennio e le ossa dello scheletro di T-Rex giacciono nella polvere. Anche il lungo striscione “When dinosaurs ruled the earth” è tra le macerie. La struttura è chiaramente abbandonata e i rampicanti hanno preso il sopravvento. Marshall dice che la location sarà scoperta all’incirca a metà del film dopo che la girosfera dei ragazzini è stata attaccata.
Come detto prima, tutti gli esemplari sono monitorati, inclusi i dinosauri della Restricted Area ma in questa zona non sono state installate le telecamere di sicurezza.
CAMEO
Il Dr. Wu è al momento l’unico personaggio della saga impiegato nel Jurassic World. Il genetista moriva in un agguato dei Raptor nel romanzo di Michael Crichton: pare che Trevorrow voglia dare al personaggio una dignità pari a quella cartacea affidandogli la creazione dell’ibrido Indominus Rex.
Come riporta il sito ufficiale, l’esemplare di T-Rex è la stessa femmina del primo parco. Il regista la descrive come più anziana, come se fosse stata modellata ai tratti di Burt Lancaster.
NOTE TECNICHE
Il titolo di lavorazione di Jurassic World era Ebb Tide, un nome scelto da Spielberg stesso ben prima che Colin Trevorrow salisse a bordo. La troupe ignorava il significato del nome.
Los Angeles è stata la location prescelta della trilogia giurassica; per Jurassic World la produzione ha scelto i territori della Louisiana grazie alle ingenti agevolazioni di tax credit.
Jurassic World è stato girato in pellicola 35mm e in 65mm per il set allestito alle Hawaii. Una delle cineprese 65mm è stata utilizzata per 2001: Odissea nello Spazio di Stanley Kubrick.
Il film verrà convertito in 3D dalla stessa compagnia (Stereo D) responsabile dell’ammirevole copia stereoscopica di Jurassic Park.
Il film sarà ambientato nel presente, a Isla Nublar, 22 anni dopo gli eventi del primo film.
Nel cast Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Ty Simpkins, Vincent D’Onofrio, BD Wong, Jake Johnson, Nick Robinson, Omar Sy e Irrfan Khan. Alla produzione Frank Marshall e Pat Crowley.
La release di Jurassic World è fissata al 12 giugno 2015, in Italia al giorno prima. La sceneggiatura è stata curata da Rick Jaffa e Amanda Silver e rimaneggiata da Colin Trevorrow e Derek Connolly.