Jules Verne's Mysterious Island, un corto amatoriale italiano
Vi mostriamo in anteprima il cortometraggio di un nostro lettore, un omaggio al cinema di Ray Harryhousen e di film come L'Isola Misteriosa...
Il nostro lettore Matteo Ferreccio ci ha inviato in anteprima un suo cortometraggio intitolato Jules Verne's Mysterious Island. Si tratta di un video di una decina di minuti girato con budget nullo nell'arco di una mattinata che vuole essere un omaggio amatoriale al film Mysterious Island del 1961.
Improvvisato in una mattinata per la durata di una batteria di una telecamerina HD da turista, salvo un paio di inquadrature aggiuntive girate in blue/greenscreen, senza alcuna troupe oltre ai quattro "attori amateur" protagonisti della vicenda, il girato è stato rielaborato in post-produzione per essere un omaggio al film "Mysterious Island" del 1961, tramite un pesante trattamento dell'immagine (utilizzando After Effects con l'aiuto dei tutorial online e il CreativeCow), il tutto rigorosamente zero budget.
La post produzione omaggia il "look" dell'epoca, tentando di ricreare un effetto technicolor anche attraverso l'utilizzo di una sorta di matte painting. Le riprese si sono tenute alla fine di aprile 2011 e il corto è stato terminato nell'arco di 3 mesi.A "posteriori" è stata composta una storia che cerca di incastrarsi nell'immaginario Verniano di Ventimila Leghe Sotto i Mari e, per l'appunto, l'Isola Misteriosa, seminando al contempo svariate citazioni più o meno nascoste (da trovare!) ad altri classici dell'avventura tra cui il ciclo indo-malese di Emilio Salgari e varie storie di Corto Maltese tra cui "Per colpa di un gabbiano" e "Mu - la città perduta" di Hugo Pratt. Le atmosfere Prattiane sono quelle a cui più ci si è ispirati durante le rirpese, ma in realtà sono presenti echi e rimandi a moltissime altre cose come Viaggio al centro della Terra (1959), Ventimila Leghe della Dinsey, The Maltese Falcon e anche l'Odissea Americana di Zagor, da cui è stato rubato il nome "Frisco Kid" che sembrava abbastanza "esilarante" per il protagonista, un fanfarone monodimensionale.
La storyline e la recitazione (amatorialissima per non dire altro...) contano poco rispetto alle immagini, si va più che altro avanti per citazioni continue e omaggi a Ray Harryhausen. I costumi che avevo ficcato nel bagagliaio erano più "pirateschi", quindi alla fine si è optato per un omaggio al "Giant Crab attack" che ha reso famoso Mysterious Island. Sarebbe potuto essere un Ciclope per l'ottavo viaggio di Sinbad.
Le inquadrature del Nautilus sono totalmente girate in greenscreen (in realtà un panno verde da gioco d'azzardo appeso al muro), dunque tutto l'ambiente è stato creato e animato digitalmente. E' stata la parte più divertente da realizzare!
Qui sotto potete vedere estratti del film originale del 1961: