Joss Whedon portò sul set di Justice League il suo risentimento per Avengers 2, secondo Ray Fisher

Dopo la chiusura delle indagini di WarnerMedia per l’atteggiamento di Joss Whedon sul set di Justice League, Ray Fisher è tornato a parlare

Redattore per badtaste.


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Dopo la chiusura delle indagini di WarnerMedia per l’atteggiamento di Joss Whedon sul set delle riprese aggiuntive di Justice League, Ray Fisher è tornato a parlare del regista anche se questa volta da un punto di vista "creativo".

Stando all'attore il regista avrebbe portato il suo rancore dopo l'esperienza con Avengers: Age of Ultron sul set delle riprese di Justice League. La produzione del sequel di Avengers fu infatti molto turbolenta a causa di divergenze tra il regista e la dirigenza, questo senza contare che il film fu criticato anche dai fan per una serie di motivi:

Joss portò molto del suo risentimento personale e professionale, in mancanza di un termine migliore, sul set di Justice League. Una delle prime cose che mi disse durante la nostra prima conversazione fu che la gente non aveva "capito" Age of Ultron. Poi ci furono una serie cose che mi portarono a pensare: "Oh, qui non si parla tanto del lavoro in questione quanto di ego". Dire: "Se ti è piaciuta questa cosa in questo film ti deve piacere anche quell'altra. Ahaha è un problema tuo". Capito che intendo? Questo soltanto dal punto di vista creativo, non sto parlando della roba più seria.

Le indagini, ricorderete, sono partite dopo che a luglio Ray Fisher ha accusato Joss Whedon di essersi comportato in maniera non professionale sul set nei confronti del cast e della troupe, senza che i produttori Geoff John e Jon Berg prendessero dei provvedimenti. Nel mese di agosto l’attore è entrato maggiormente nel dettaglio delle accuse, spiegando di essere stato convocato da John nel suo ufficio sminuendolo e minacciandolo di rovinare la sua carriera.

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