Joss Whedon portò sul set di Justice League il suo risentimento per Avengers 2, secondo Ray Fisher
Dopo la chiusura delle indagini di WarnerMedia per l’atteggiamento di Joss Whedon sul set di Justice League, Ray Fisher è tornato a parlare
Joss portò molto del suo risentimento personale e professionale, in mancanza di un termine migliore, sul set di Justice League. Una delle prime cose che mi disse durante la nostra prima conversazione fu che la gente non aveva "capito" Age of Ultron. Poi ci furono una serie cose che mi portarono a pensare: "Oh, qui non si parla tanto del lavoro in questione quanto di ego". Dire: "Se ti è piaciuta questa cosa in questo film ti deve piacere anche quell'altra. Ahaha è un problema tuo". Capito che intendo? Questo soltanto dal punto di vista creativo, non sto parlando della roba più seria.
Ray talks about working with Joss Whedon on a creative level. pic.twitter.com/TfUQM5Z7IO
— BatKilmer 𝘪𝘴 𝘣𝘢𝘤𝘬 (@BatKilmer) December 20, 2020
Le indagini, ricorderete, sono partite dopo che a luglio Ray Fisher ha accusato Joss Whedon di essersi comportato in maniera non professionale sul set nei confronti del cast e della troupe, senza che i produttori Geoff John e Jon Berg prendessero dei provvedimenti. Nel mese di agosto l’attore è entrato maggiormente nel dettaglio delle accuse, spiegando di essere stato convocato da John nel suo ufficio sminuendolo e minacciandolo di rovinare la sua carriera.
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