Joss Whedon parla di Avengers 2 e i Guardiani della Galassia
Joss Whedon ha parlato dell'approccio che avrà per The Avengers 2 e del suo collega James Gunn alla regia di Guardians of the Galaxy...
A margine della promozione di Much Ado About Nothing (Molto Rumore per Nulla), Joss Whedon ha parlato di Guardians of the Galaxy, il cinecomic diretto da Jams Gunn in arrivo l'anno prossimo.
Ho parlato con loro della storia sin dall'inizio, e delle varie versioni dello script. Una delle domande che mi hanno posto è stata 'Cosa pensi di James Gunn?', io ho ridacchiato come una scolaretta perchè già sapevo che il film avrebbe funzionato. E' strano, perchè a volte la gente ha questo comportamento del tipo: 'Hai parlato con Kenneth Branagh del tuo adattamento di Shakespare?'. Certo che no! [con tono scherzoso] 'Buongiorno, signore. Anche io voglio fare un film su Shakespeare. Proprio come lei! Da dove comincio?'. Mi sentirei un intruso, vorrei cavarmela da solo. [...] Quando si tratta di questa roba, il mio unico consiglio è sempre stato: voglio sentire cos'ha da dire James. Datemi più James. Rendete tutto più bizzarro. L'unico modo per raggiungere quel brivido da Star Wars non è cercare di ottenerlo, ma semplicemente creare un universo originale e sbizzarrirsi a più non posso. E James è... perfetto per questo film. Una volta gli chiesi: 'Un procione?' e lui rispose: 'Le cose stanno così. C'è anche un procione. Ecco perchè adoro questa storia: perchè c'è un procione e un albero'. Al che io pensati subito: 'Ecco la persona di cui avevamo bisogno'.
Quanto a The Avengers 2, l'approcciò sarà completamente diverso rispetto alla prima esperienza...
Mi sono buttato su Avengers 2 con una mentalità del tutto diversa rispetto al primo film. Sento di sapere esattamente cosa voglio ottenere, e proprio come nel caso di "Molto Rumore" adesso mi rendo esattamente conto della gente con cui lavoro e di tutte le opportunità. La mia passione esce il 1° maggio 2015. Ci sono un paio di cose relative alla leadership che finalmente ho capito. Sul serio, "Molto Rumore per Nulla" ha sbloccato qualcosa di molto puro in me, a tal punto che voglio godermi ogni momento. [...] Ho come la sensazione di non esser mai riuscito a lasciarmi andare completamente, ad ammirare una location. Qualunque cosa che non fosse regia o scrittura mi faceva impazzire. C'era tanta fretta, attesa, specie in una produzione del genere. C'è bisogno di risposo. C'è bisogno dell'inverno, bisogna staccare. Devi rendere loro onore e goderteli perchè così funziona. Mi sento molto più sereno questa volta. Tengo a precisare che ciò non vuol dire che non sbraiterò contro tutti sul set, ma lo farò con amore.