Joss Whedon è molto scettico sulla “cultura del binge watching”
Secondo Joss Whedon, il binge watching non aiuta né il pubblico né gli addetti ai lavori del piccolo schermo e diluisce il potenziale emozionale di uno show
Io non vorrei farlo. Vorrei che le persone tornassero ogni settimana e vivessero l’esperienza di vedere qualcosa tutti insieme nello stesso momento. Abbiamo fatto uscire Doctor Horrible in tre atti. Lo abbiamo fatto perché sono cresciuto guardando miniserie come Lonesove Dove. Io adoravo gli eventi televisivi. (…) Ovviamente Netflix sta facendo uscire un sacco di roba straordinaria. Se venissero da me e mi dicessero “Ecco tutto il denaro, fai quello che più ti piace” io risponderei “Allora potete far uscire il tutto quando vi pare”. Tuttavia, le mie preferenze sono più old-school. Rendere un episodio qualcosa di specifico è utile per il pubblico ma anche per gli sceneggiatori. [È meglio poter dire] “Questo è ciò di cui vogliamo parlare questa settimana”. Mentre per voi, avere a disposizione sei, dieci, tredici ore senza neanche un momento di respiro, prendervi [in un'unica soluzione] tutto ciò al quale abbiamo lavorato e fare ragionamenti del tipo “Oh, questa è la parte 7 di 10” rende tutto una sorta di emozione amorfa. Questa possibilità di avere tutto sempre accessibile, nella nostra cultura, mi preoccupa. Detto questo, se è questo ciò che la gente vuole, sta a me lavorare sodo. Mi dovrò adattare!
Più facciamo le cose in maniera granulare e meno completa, più tutto diventa uno stile di vita anziché un’esperienza. Diventa “ambiente”, perde il suo potere, e a rimetterci siamo anche noi. Perdiamo la nostra capacità di comprendere una narrazione, che è una facoltà sulla quale noi che facciamo televisione facciamo affidamento. (…) Anche io ho fatto binge watching, è sfiancante ma può anche essere piacevole. Non è certo il diavolo, sia chiaro. Ma mi preoccupa comunque. Fa parte di un tutto decisamente più complesso.
Fonte: Hollywood Reporter